Le obbligazioni corporate bancarie sono ancora attraenti. Analisi e previsione a cura di Julien Eberhardt, Deputy Fund Manager di Invesco
Obbligazioni corporate, dove investire nel 2019? Secondo uno studio di Invesco il comparto bancario e, più in generale, quello finanziario, offre ancora buone prospettive di crescita e opportunità d’investimento. Per Julien Eberhardt, Deputy Fund Manager e Senior Credit Analyst di Invesco, la maggiore allocazione settoriale sul fronte delle obbligazioni societarie rimane quella ai titoli finanziari anche per il 2019, nonostante le difficoltà.
A inizio 2018, il settore finanziario era molto in voga tra gli investitori grazie all’interessante livello di rendimento offerto rispetto ad altri segmenti del mercato. Dopo un inizio brillante, alla fine di gennaio/primi di febbraio una serie di fattori esogeni ha iniziato a incidere sul settore determinando un significativo re-pricing a fronte dei tentativi di riposizionamento del mercato.
i dubbi sul settore finanziario
Alle preoccupazioni per i tassi d’interesse USA, il commercio, il bilancio italiano e la Turchia, si sono aggiunge quelle per il riciclaggio all’interno delle banche dei paesi nordici, l’incertezza sul trattamento dell’imposta di bollo nelle transazioni immobiliari spagnole e sull’eventualità che siano le banche a pagarla, il profit warning e il cambiamento di CEO di Deutsche Bank, la minaccia di Aviva di annullare le azioni privilegiate che nella documentazione commerciale aveva in precedenza definito irredimibili, la riclassificazione operata da HSBC di titoli perpetui a tasso variabile a sconto (obbligazioni DISCO) per un controvalore di 2 miliardi di sterline a capitale Tier 2 (a causa della quale le obbligazioni hanno perso circa il 20% del loro valore) e l’impegno della BCE a non aumentare i tassi d’interesse almeno fino all’estate del 2019.
Le obbligazioni bancarie
Ciò nonostante, i fondamentali all’interno del settore bancario restano generalmente soddisfacenti. Le banche italiane hanno continuato a ridurre il volume di crediti deteriorati (NPL) nei loro bilanci. Al contempo, la qualità degli asset nel settore bancario ha continuato a migliorare. Gli ultimi dodici mesi hanno riportato un certo valore sul mercato. Le obbligazioni AT1 e il capitale bancario ora sono notevolmente meno costosi e offrono valore. In un’ottica top-down, il settore dovrebbe godere di ulteriore supporto qualora la BCE proseguisse l’attuale percorso e desse inizio alla stretta della politica nel 2019. Tuttavia, Brexit e Italia rimangono due rischi significativi per il settore. Come è successo quest’anno, eventuali ulteriori periodi di volatilità sono a parità di condizioni destinati a offrire opportunità di incremento dell’esposizione.
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