Enrico Letta è il nuovo segretario del Partito Democratico: i punti del suo programma da una nuova legge elettorale fino alla partecipazione dei lavoratori agli utili dell’azienda.
Enrico Letta è il nuovo segretario del Partito Democratico, con l’Assemblea nazionale che lo ha incoronato con 860 voti a favore, 2 contrari e 4 astenuti. Sarà lui così l’erede di Nicola Zingaretti, dimessosi con un infuocato post su Facebook.
A l’ex Presidente del Consiglio spetterà il non facile compito di rilanciare il PD, dato in difficoltà nei sondaggi e dalla fine dell’epoca Renzi alla ricerca di un leader capace di guidarlo in un’epoca così complessa come quella attuale.
Nel suo discorso di insediamento, Enrico Letta ha così voluto snocciolare quelli che saranno i principali punti programmatici che la sua segreteria intende portare avanti: dalla riforma della legge elettorale dove è stato rispolverato il Mattarellum fino alla partecipazione dei lavoratori agli utili dell’azienda.
Letta poi ha rilanciato anche lo ius soli, l’eterno incompiuto da parte del Partito Democratico, provocando subito il primo scontro a distanza con Matteo Salvini che ha commentato con un laconico “parte male”.
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PD: il programma di Enrico Letta
In un momento di sostanziale caos per il Movimento 5 Stelle e il centrosinistra, dove nelle ultime ore si segnalano il tentativo di rilancio dei Verdi e l’addio di Emma Bonino a +Europa, Enrico Letta per prima cosa ha voluto ribadire la totale fiducia al governo Draghi.
Il nuovo segretario del Partito Democratico, ha quindi parlato di un dialogo necessario con la sinistra, Bonino, Calenda, Renzi, i Verdi e con il Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte.
Nonostante abbia citato tutti i potenziali alleati, la strada strategica per il PD sembrerebbe essere quella già tracciata da Nicola Zingaretti: alleanza con il Movimento 5 Stelle e la sinistra, con le amministrative in autunno che potrebbero essere il prossimo laboratorio di questa sinergia giallorossa.
Nel suo intervento Letta ha ribadito anche la necessità di una riforma elettorale evocando il Mattarellum, simbolo del bipolarismo, rispolverando pure un suo vecchio cavallo di battaglia come l’allargare il diritto di voto anche ai sedicenni.
Una proposta che potrebbe piacere ai grillini poi è una norma per frenare il fenomeno del trasformismo in Parlamento, con i pentastellati che potrebbero appoggiare anche la battaglia sullo ius soli: su questo fronte però è facile immaginare autentiche barricate da parte della destra.
Enrico Letta poi ha parlato del problema della denatalità e della necessità di una piena parità di genere, lanciando inoltre la proposta della partecipazione dei lavoratori, sulla scia del modello tedesco, agli utili e alle decisioni delle aziende.
Logicamente nell’immediato tutte le attenzioni sono rivolte alla pandemia in corso, mentre in ottica Recovery Fund il nuovo segretario del PD ha voluto porre l’accento sull’importanza della transizione all’economia verde.
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