Scadenza dietro l’angolo per le partite IVA: il 15 settembre 2021 è la data di versamento delle tasse relative alla dichiarazione dei redditi. Ecco chi paga e quali sono le imposte dovute.
Partite IVA, tasse entro il 15 settembre 2021: è arrivata la scadenza di saldo e acconto delle imposte.
A dover tenere a mente l’appuntamento sono le partite IVA che hanno beneficiato della proroga del versamento delle imposte sui redditi. È stato il decreto Sostegni bis a disporre il rinvio del termine fissato in precedenza al 20 luglio 2021, ma non per tutti.
Nello specifico, a dover pagare entro il 15 settembre 2021 sono i professionisti e imprese che applicano gli ISA, inclusi i forfettari, e i soci di società soggette all’applicazione degli stessi.
Si potrà scegliere di pagare in un’unica soluzione o a rate, da versare entro la scadenza ultima del 30 novembre.
Partite IVA, tasse in scadenza il 15 settembre 2021: chi paga
Sono le partite IVA beneficiarie della proroga dei versamenti a dover fare i conti con la scadenza del 15 settembre 2021.
L’adempimento è uno dei più importanti dell’anno, e consiste nel pagamento del saldo delle imposte dovute sulla base della dichiarazione dei redditi 2021 e del primo acconto.
IRPEF, IRES, IRAP, ma anche l’imposta sostitutiva per chi è in regime forfettario, sono i pagamenti da eseguire entro il 15 settembre. Si aggiungono poi i contributi INPS a percentuale e, tra le altre tasse, anche il diritto camerale.
La scadenza canonica è quella del 30 giugno, prorogata ad ultimo a settembre dal decreto Sostegni bis per una platea importante di contribuenti. Si tratta di quasi 4 milioni di partite IVA, chiamate ora alla cassa per saldare il conto con l’Erario.
Nello specifico, a dover effettuare il versamento delle tasse entro il 15 settembre 2021 sono i titolari di partita IVA che esercitano attività per le quali sono approvati gli ISA, a prescindere dal fatto che siano obbligate o meno all’applicazione.
In sostanza, oltre alle partite IVA soggette alla compilazione degli ISA con la dichiarazione dei redditi 2021, la scadenza del 15 settembre chiama in causa anche i forfettari, i contribuenti nell’ormai residuale regime dei minimi, così come la generalità dei soggetti che cadono nelle cause di esclusione dall’applicazione degli Indici e i soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese.
Partite IVA, tasse a rate dal 15 settembre 2021: due scadenze in due giorni
Chi ha scelto di avvalersi della proroga e pagare le tasse dovute dal 15 settembre 2021 potrà optare per due diverse vie: pagare la somma dovuta in un’unica soluzione o eseguire il versamento a rate, da completare entro il 30 novembre.
Le istruzioni per la nuova rateizzazione delle imposte sui redditi sono contenute nella risoluzione n. 53/E pubblicata dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 5 agosto che, in sostanza, conferma la possibilità di dilazionare i versamenti di saldo e primo acconto delle imposte, applicando alle rate successive alla prima gli interessi al tasso del 4% annuo e a decorrere dal 16 settembre.
La risoluzione specifica quindi che i titolari di partita IVA che scelgono di pagare a rate le tasse dovute dovranno rispettare le seguenti scadenze:
- entro il 15 settembre 2021 la prima rata, senza interessi;
- entro il 16 settembre 2021 la seconda rata, con interessi;
- entro il 18 ottobre 2021 la terza rata, con interessi;
- entro il 16 novembre 2021 la quarta rata, con interessi.
In due giorni bisognerà dunque fare i conti con due diverse scadenze.
Più dilazionati sono invece i termini previsti per i non titolari di partita IVA che partecipano a società, associazioni e imprese ai sensi degli articoli 5, 115 e 116 del testo unico delle imposte sui redditi:
- entro il 15 settembre 2021, la prima rata, senza interessi;
- entro il 30 settembre 2021, la seconda rata, con interessi;
- entro il 2 novembre 2021, la terza rata, con interessi;
- entro il 30 novembre 2021, la quarta rata, con interessi.
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