Pensione anticipata a 64 anni, anche dopo il 31 dicembre 2021

Lorenzo Rubini

28 Ottobre 2021 - 19:17

Resta in vigore anche la fine dell’anno resterà in vigore la possibilità di accedere al pensionamento anticipato con 64 anni di età.

Pensione anticipata a 64 anni, anche dopo il 31 dicembre 2021

Anche se il 31 dicembre scade la quota 100 e, se non interviene una proroga, anche l’Ape sociale, ci sono diverse misure che, invece, essendo strutturali restano in vigore come ad esempio la pensione anticipata contributiva raggiungibile al compimento dei 64 anni.

Rispondiamo ad una lettrice di Money.it che ci scrive:

“Salve. Mi chiamo C., ho 54 anni e vorrei chiarimenti sul quando, semmai sarà, potrò andare in pensione.
Sono dipendente Pubblica da sempre, mai lavorato prima del 22 ottobre 1996, giorno in cui entrai nella Pubblica amministrazione e mai ho avuto interruzioni, aspettative o altre decurtazioni, quindi una carriera lineare e continuativa. Ho una invalidità all’80%, dal 2014, che mi riconosce due mesi ogni di contributi in più per ogni anno lavorato.
Inoltre, vorrei riscattare 4 anni di laurea, ma non capisco perché me l’hanno sconsigliato avendo io un contributivo puro.
Potreste illustrarmi la mia situazione e dirmi se dovrò morire sul luogo di lavoro?”

Pensione a 64 anni

Con 54 anni appena compiuti e 26 anni e 2 mesi di contributi versati (considerando anche la maggiorazione contributiva per la sua invalidità) le possibilità di un pensionamento a breve non sussistono. Purtroppo, essendo una dipendente del pubblico impiego, la sua invalidità non la aiuta in nessun modo ad anticipare la pensione se non con il riconoscimento di quei due mesi di contributi figurativi per ogni anno lavorato.

Il riscatto della laurea nel suo caso conviene poco visto che non le permette un anticipo consistente sul pensionamento: le permetterebbe, ad oggi, di avere 30 anni di contributi ma le mancherebbero, in ogni caso, altri 11 anni per raggiungere il pensionamento anticipato a fronte di un costo da sostenere superiore ai 20mila euro che, tra l’altro, non le restituirebbe neanche un assegno si chissà quanto più alto.

Lei, proprio in virtù del fatto che rientra nel contributivo puro ha la possibilità, senza sostenere il riscatto della laurea, di pensionarsi tra 10 anni, al compimento dei 64 anni visto che la pensione anticipata contributiva rimane in vigore anche dal 2022 in poi e permette l’accesso con almeno 20 anni di contributi. Proprio come la pensione di vecchiaia.

Questa misura, però, richiede anche di soddisfare un requisito di importo dell’assegno che deve essere di almeno 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale INPS (una pensione di circa 1280 euro mensili, quindi). Se riesce a soddisfare questo requisito (ma con i 36 anni di contributi che avrà al compimento dei 64 anni dubito che non ci riesca) potrà pensionarsi prima con questa misura di quanto lo farebbe utilizzando la pensione anticipata ordinaria che, come detto prima, le richiederebbe anche un onere di più di 20 euro.

Ovviamente, nonostante la cosa non sia conveniente, decidere se procedere o meno al riscatto della Laurea resta una decisione sua e sua soltanto, ma io le consiglio di attendere ancora qualche anno e riscattare la laurea solo nel caso che le permetta un eventuale anticipo sulla pensione.

«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»

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