Facciamo una panoramica generale sulla pensione anticipata precoci rispondendo alle domande dei nostri lettori.
La quota 41 permette ai lavoratori precoci che rientrano nei profili tutelati di accedere alla pensione anticipata, indipendentemente dall’età, al raggiungimento dei 41 anni di contributi. Per appartenere alla categoria dei lavoratori precoci, però, è necessario aver versato almeno 12 mesi di contributi derivanti da lavoro prima del compimento dei 19 anni.
In questo articolo risponderemo alle domande che alcuni lettori di Money.it ci hanno scritto.
Pensione anticipata precoci
“Buonasera sono nato il 09/08/1968, leggendo sul articolo sul vostro sito dal quale posso informarmi nel merito, spiego la mia situazione: Io ho iniziato a lavorare il tredici giugno 1986, successivamente il 24 marzo 1987 mi hanno chiamato al militare di leva (obbligatorio) per poi terminare il 29/07/1988, poi riprendere lo stesso lavoro che mi hanno tenuto in stand by, alla luce di questo, vorrei cortesemente sapere se entro nel lavoro precoce...
Nel caso ci fosse possibilità di parlare con qualcuno sarebbe gradito..Grazie in anticipo”
Purtroppo l’anno di militare ha interrotto il suo lavoro e non le ha permesso di accumulare 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni, le mancherebbero, da quello che scrive, 2 mesi di contributi versati prima dei 19 anni per rientrare nella categoria dei lavoratori precoci. L’anno di leva, seppur riscattato, infatti, non contribuisce al raggiungimento del requisito precoci.
“Buongiorno, sono un lavoratore precoce e sono in Naspi che finisce a giugno di quest’anno. Con i contributi figurativi della Naspi raggiungo e supero i 41 anni di contributi richiesti per la pensione quota 41, vorrei capire quando avrei diritto alla decorrenza della pensione.”
Per i precoci disoccupati è necessario, per accedere alla pensione quota 41, aver terminato di fruire dell’intera Naspi spettante da almeno 3 mesi. Nel suo caso, quindi, il diritto alla decorrenza della pensione scatta dal 1 ottobre 2021. Le raccomando la domanda di riconoscimento del beneficio entro il 1 marzo per avere la certezza di rientrare nel diritto alla pensione.
“Buonasera, sono un lavoratore precoce disoccupato. Volevo sapere se oltre ai 3 mesi al termine della Naspi devo attendere anche la finestra di 3 mesi per la decorrenza della pensione. Ovvero se al termine della Naspi devo attendere 3 o 6 mesi.”.
La finestra di 3 mesi si applica dal raggiungimento del requisito contributivo: se ha raggiunto i 41 anni di contributi prima del termine della Naspi, come presumo, deve attendere soltanto i 3 mesi dal termine dell’indennità di disoccupazione. In ogni caso i 3 mesi di attesa al termine della Naspi servirebbero anche da finestra di attesa di 3 mesi nel caso i 41 anni di contributi fossero stati raggiunti nell’ultimo mese di fruizione della Naspi.
«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti