Pensione con importo basso, perché e come si potrebbe aumentare

Lorenzo Rubini

15 Aprile 2021 - 08:21

In alcuni casi la simulazione della pensione spettante restituisce un importo molto più basso di quello che ci si attendeva. Perché e come fare per aumentarlo?

Pensione con importo basso, perché e come si potrebbe aumentare

Quasi mai la pensione rispecchia le ultime retribuzione e questo perchè nel calcolo si deve tenere conto di diversi fattori: l’età di accesso, i contributi versati, le ultime retribuzioni ma anche le retribuzioni medie avute nel corso della vita lavorativa.

Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:

“ Buongiorno,
ho 62 anni e 39 di contributi. Ho iniziato a lavorare nell’aprile del 1980. Ho fatto il part time per 10 anni dal 2000 e dal calcolo della pensione risulta che dovrei prendere di pensione circa 1350 euro con un reddito annuo di circa 35000 euro lordi.
Ora chiedo: possibile che la pensione sia così bassa? Io prendo uno stipendio di circa 1800- 1850 euro netti al mese.
Poi, se decidessi di lavorare ancora ed aspettare di maturare i 41 anni e 10 mesi, sarebbe conveniente in termini di pensione oppure prenderei più o meno sempre intorno ai 1400 euro netti al mese?
Attendo vs. risposta.
Grazie mille”

Pensione e importo

Il calcolo della pensione si basa su diversi elementi. Da considerare che il sistema retributivo tiene conto delle ultime retribuzioni (solitamente la media degli ultimi 10 anni) e le applica al calcolo spettante per gli anni di contributi che si collocano in questo sistema (contributi versati fino al 1995 o fino al 2011).

Nel suo caso, da quello che posso intuire, il sistema retributivo si applica solo fino al 1995 e per soli 13 anni, gli altri 23 anni di contributi versati ricadono nel sistema contributivo per il quale si applicano i coefficienti di trasformazione (che variano in base all’età di accesso alla pensione) sul montante contributivo versato.

Di fatto, quindi, la sua retribuzione attuale incide sui contributi che versa oggi e che finiscono nel sistema contributivo, ed influisce sul calcolo della quota di pensione ricadente nel sistema retributivo.

Il problema, nel suo caso, è che pur avendo una retribuzione più alta oggi, avendo svolto lavoro part time per 10 anni, in quel periodo i contributi versati saranno stati sicuramente più bassi: 1 anno di contributi part time, infatti, non incide come un anno di contributi full time sul calcolo della pensione.

Soprattutto nel sistema contributivo tanto si versa e tanto si ha nel momento del pensionamento e, quindi, gli anni di part time vanno ad influire negativamente sul calcolo della quota contributiva della sua pensione.

Venendo, poi, all’ipotesi di continuare a lavorare fino a 41 anni e 10 mesi di contributi: questo la porterebbe a versare circa 3 anni di contributi in più che potrebbero aumentare l’importo della pensione spettante di una cifra che sicuramente sarà superiore ai 100 euro mensili. Inoltre, andando in pensione a 65 anni invece che a 62 il coefficiente di trasformazione applicato sarà più favorevole. Di fatto, quindi, rimanendo al lavoro per altri 3 anni sicuramente aumenterà l’importo della pensione spettante.

«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»

Argomenti

Iscriviti a Money.it