Pensione di cittadinanza: aumento assegno dal 2020?

Teresa Maddonni

14 Novembre 2019 - 13:30

Aumento importo pensione di cittadinanza dal 2020? No, facciamo chiarezza.

Pensione di cittadinanza: aumento assegno dal 2020?

Sulla pensione di cittadinanza circola in rete la notizia di un aumento dell’assegno per il 2020, ma non è così. Su questo punto è necessario fare chiarezza distinguendo prima di tutto la pensione minima percepita da quella di cittadinanza.

La pensione di cittadinanza consiste, nella forma riservata agli over 67 del reddito di cittadinanza, in un incremento del reddito del nucleo familiare. Pertanto non è previsto un aumento di questa forma di sostegno al reddito, tantomeno un adeguamento in base alla rivalutazione dovuto invece per l’assegno pensionistico.

Le notizie che circolano in rete sostengono che l’aumento dell’assegno della pensione di cittadinanza potrebbe portare a una variazione della pensione minima percepita dal beneficiario che andrebbe dai 513 euro ai 780 euro mensili.

Ancora, si sostiene che la pensione minima vada ad aumentare in rapporto a quella di cittadinanza, ma questo avverrebbe a partire da gennaio solo per la tradizionale rivalutazione della pensione.

Queste notizie sull’aumento della pensione di cittadinanza dal 2020 e la pensione minima sono errate. Facciamo chiarezza.

Pensione di cittadinanza: l’aumento nel 2020 non ci sarà, ecco perché

L’aumento dell’importo della pensione di cittadinanza non ci sarà a partire dal 2020. Quelle che circolano in rete sono notizie errate in materia.

La pensione di cittadinanza riservata agli over 67 non è un incremento dell’assegno pensionistico, dunque non influisce sulla pensione minima percepita dal beneficiario del sussidio.

La pensione di cittadinanza è un incremento al reddito del nucleo familiare come stabilito dal decreto 4/ 2019.

All’articolo 3 si legge chiaramente, e questo non è soggetto a variazioni per il 2020, qual è l’importo della pensione di cittadinanza e di quali elementi si compone, sulla base dello stesso principio del reddito di cittadinanza:

  • una componente che va a incrementare il reddito familiare fino a una soglia massima di 7.560 euro annui;
  • una componente che va a incrementare il reddito familiare fino a un massimo di 9.360 euro annui nel caso di residenza in abitazione in locazione.

La pensione di cittadinanza è per definizione un’integrazione a sostegno del reddito familiare e non un aumento dell’assegno pensionistico. Un’ulteriore distinzione da fare per non cadere in confusione tra pensione minima e pensione di cittadinanza è che quest’ultima, a differenza dell’assegno pensionistico, può essere spesa stando alle regole che definiscono anche il reddito di cittadinanza.

L’importo della pensione di cittadinanza è erogato separatamente sulla carta delle Poste Italiane e va speso entro il mese mentre il prelievo massimo, per una maggiore tracciabilità, è di 100 euro al mese, nulla a che vedere con l’assegno pensionistico.

La pensione minima non andrà ad aumentare nel 2020 per effetto di un incremento, non previsto, della pensione di cittadinanza, perché non direttamente collegati.

La pensione di cittadinanza non è oggetto di rivalutazione

Detta anche perequazione, la rivalutazione consiste in un ricalcolo della pensione minima sulla base dell’incremento dell’indice dei prezzi, ovvero dell’inflazione, per fa sì che la pensione non faccia perdere potere d’acquisto.
Attualmente in tema di aumenti degli importi minimi per la rivalutazione ci sono solo delle ipotesi, ma sarà chiaro con l’approvazione definitiva della Legge di bilancio 2020 e che riguarda solo le pensioni con importi non superiori ai 1.500 euro.

Le prime indiscrezioni parlano di una rivalutazione nel 2020 dello 0,6%, inferiore all’1,1 del 2019; la pensione minima dovrebbe passare dai 513,01 euro attuali ai 516,08 euro.

Questo non ha nulla a che vedere con l’aumento dell’assegno della pensione di cittadinanza nel 2020 che, come si è detto, non avverrà.

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