Pensare a una pensione integrativa è ormai d’obbligo con le continue riforme del sistema pensionistico pubblico. Le due strade percorribili sono fondi pensione aperti e FIP, ecco cosa sono.
Il sistema pensionistico italiano è in crisi e questo significa per i lavoratori, specie i più giovani, che la pensione pubblica percepita a fine carriera sarà minore rispetto a quelle a cui sono stati abituati i pensionati attuali.
Questa situazione, unita alla concreta possibilità di nuove riforme pensionistiche future ancora più penalizzanti, rappresenta un forte incentivo alla presa in considerazione di un piano pensionistico integrativo, soprattutto per professionisti, lavoratori atipici e imprenditori che devono scegliere di propria iniziativa se e come accantonare delle risorse per una pensione integrativa.
La scelta: fondi pensione aperti vs PIP/FIP
Le due soluzioni tra cui scegliere per accantonare la propria pensione integrativa sono i fondi pensione aperti o i piani pensionistici individuali (PIP).
Dal punto di vista fiscale le due soluzioni sono identiche: sarà infatti possibile dedurre dall’imponibile IRPEF le somme versate a fondi aperti o PIP fino a un limite di 5.164,57€ con un risparmio fiscale che cambia in base al reddito totale e quindi all’aliquota applicata sul reddito che andremo a dedurre, da cui deriva la tabella:
Reddito annuo lordo | Aliquota marginale IRPEF |
Versamento ai Fondi Pensione | Risparmio fiscale |
---|---|---|---|
€ 15.000,00 | 23% | € 5.164,57 | € 1.187,85 |
€ 28.000,00 | 27% | € 5.164,57 | € 1.394,43 |
€ 55.000,00 | 38% | € 5.164,57 | € 1.962,53 |
€ 75.000,00 | 41% | € 5.164,57 | € 2.117,47 |
€ 85.000,00 | 43% | € 5.164,57 | € 2.220,76 |
Le differenze tra fondi aperti e PIP sono invece nella natura del soggetto che andrà a raccogliere i versamenti e a garantire poi la pensione e quindi nel tipo di rapporto contrattuale che si va a creare: nel primo caso si tratta di società di gestione del risparmio (SIM) presso le quali si aderisce a uno o più fondi/linee di gestione, nel secondo caso si tratta di assicurazioni e ciò che si va ad attivare è una polizza finalizzata alla creazione di una pensione complementare.
I vantaggi dei fondi aperti rispetto ai PIP
A nostro avviso i fondi pensione aperti sono da preferirsi ai Piani Pensionistici Individuali per i seguenti motivi:
- Minori costi di gestione e versamento
- Nessun obbligo di versamento: è possibile versare solo ciò che si vuole quando si vuole, mentre con un PIP si contrae l’obbligo di versare le rate secondo il piano scelto.
- Maggiore flessibilità: è possibile, con diversi intermediari, scegliere il tipo di gestione a cui afferire e modificare questa scelta nel tempo. In linea generale è bene selezionare una linea di gestione a base azionaria nella prima fase per poi passare gradualmente all’obbligazionario all’avvicinarsi della pensione.
Elenco fondi pensione e PIP
Sul sito della COVIP, l’organo di vigilanza dedicato ai fondi pensione, è possibile consultare l’elenco dei fondi pensione e dei PIP registrati all’apposito albo: solo aderendo a questi fondi è possibile ottenere i benefici fiscali (e i relativi limiti sul prelievo/riscatto) legati alle forme di pensione complementare.
Su Forexinfo.it sono poi disponibili ulteriori risorse:
- Elenco Fondi pensione Aperti
- Elenco Fondi Pensione Chiusi
- Guida ai Fondi Pensione
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