Pensione: quali sono i rischi di ricevere un assegno ’da fame’?

Lorenzo Rubini

8 Marzo 2021 - 14:56

L’importo dell’assegno previdenziale preoccupa chi si avvicina all’età del pensionamento. Cerchiamo di capire cosa influisce sullo stesso.

Pensione: quali sono i rischi di ricevere un assegno ’da fame’?

Per molti lavoratori che hanno superato i 60 anni appare determinante capire quale potrebbe essere l’importo della pensione spettante.

Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:

“Salve, ho 63 anni e da quando ho varcato la soglia dei ’60, leggo ancor più, con maggiore frequenza i v/s articoli che, se pur scritti con profonda professionalità e competenza, in modo chiaro e fluente, talvolta mi lasciano ulteriori dubbi. Ma ciò non dipende da voi ma dall’ingarbugliata matassa a “croce uncinata” di leggi, decreti e norme che, specie nel campo previdenza, sono di non facile assimilazione.
Ho provato anche a rivolgermi ad uffici competenti (Caf, Inps,..) ma nessuno ha saputo darmi mai risposte precise e convincenti circa il mio status di lavoratore a cospetto di materia pensionistica.
Brevemente la mia storia lavorativa e personale:
- dal 1993 al 2010 sono un lavoratore autonomo (servizi) inquadrato come commerciante e per il volume di fatturato, verso tutt’altro che briciole, nelle casse dell’INPS
- dal 2012 sono un lavoratore dipendente presso una clinica privata e, dal 2010, ho un’INVALIDITA’ CIVILE al 100% con gravità con L. 104, comma 1.
Ora la mia domanda è semplice: Vorrei sapere quale è la mia reale ed effettiva situazione giuridica di lavoratore, prima di fare domanda di pensione, se ne vale la pena, sotto l’aspetto economico. Quale è il sentiero previdenziale, da seguire, più adatto alla mia descritta condizione. Ho quasi terrore di muovermi senza una visione chiara, in tal senso, temendo di ottenere un “assegno da fame” perché, come si evince dalla mia storia, non ho molti anni di contributi.
Inizio a temere che, purtroppo, nonostante tutto, io non abbia ancora maturato i requisiti necessari per ottenere almeno una pensione, appena dignitosa e mi toccherà lavorare…fino alla fine dei miei giorni. Che tristezza!!!
Nel porgere saluti e cordialità, vogliate scusare la mia prolissità, il mio tono avvilito e i miei ringraziamenti per le v/s cortesi risposte.”

Pensione e importo dell’assegno

Attualmente lei ha circa 17 anni di contributi da lavoro autonomo e circa 9 anni di contributi da lavoro dipendente per un totale di 26 anni di contributi. A questi potrebbe aggiungere, se lo ha svolto, il riscatto dell’anno di militare che la porterebbe a raggiungere i 27 anni di contributi maturati.

Inoltre come lavoratore dipendente invalido può contare anche sulla maggiorazione contributiva che spetta a chi ha invalidità superiore al 74% in costanza di rapporto di lavoro: si tratta di due mesi di contributi figurativi per ogni anno lavorato effettivamente con i requisiti sanitari richiesti. Nel suo caso la maggiorazione contributiva le farebbe guadagnare circa 18 mesi di contributi portandola ai 29 anni e mezzo di contributi maturati.

Questo significa che potrebbe riuscire a centrare i requisiti di accesso all’Ape sociale entro la fine del 2021 (ovvero prima del termine della proroga della misura). Ovviamente tutto questo è possibile solo se può riscattare l’anno di servizio di leva, in alternativa, le posso assicurare, il pensionamento lo centrerebbe al compimento dei 67 anni con i contributi maturati fino ad allora.

Per quanto riguarda, poi, l’importo della pensione spettante questi non dipende molto dal numero di anni di contributi ma dall’importo stesso dei contributi versati. Se, come sostiene, ha versato per molti anni contributi abbastanza alti non è da escludere che la sua pensione sia tutt’altro che da fame.

A titolo esemplificativo le dico che una retribuzione annuale media di 30mila euro «pesa» sulla pensione all’incirca 40 euro di importo mensile. Ovviamente retribuzioni medie più alte peseranno di più sulla pensione spettane. In ogni caso può togliersi il dubbio consultando «La mia pensione futura», un servizio messo a disposizione dall’INPS che le permette di simula la pensione spettante.

«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»

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