Per chi non riesce a raggiungere i 38 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021 sfuma la possibilità di pensione con quota 100.
In questo momento appare essenziale per i lavoratori nati fino al 31 dicembre 1959 raggiungere i 38 anni di contributi per lasciarsi aperta la strada della pensione quota 100, soprattutto in un momento di incertezza in ambito previdenziale come quello che stiamo vivendo in attesa della riforma pensioni.
Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:
“Un buon giorno
Sono Antonio, ho una perplessità nell’arrivo alla mia pensione
Ho fatto un’esplorativa al CAF e credevo di essere arrivato al momento della mia pensione con quota 100 ma ho avuto un’amarissima sorpresa
Io sono del 1959 quindi con 62 anni compiuti ma la età contributiva al 31/12/2021 è di 37 anni 10 mesi e tre settimane, quindi fuori quota, e non mi resta che aspettare i 67 anni.
Chiedo, non è possibile versare un contributo volontario per le 4 settimane versate?
Io ho fatto 19 anni di autoferrotranviere e altri 18 di magazziniere più altri lavori fino ad arrivare all’età lavorativa già descritta
Vorrei avere un vostro parere della mia situazione
Ringrazio e saluto”.
Pensione quota 100 e contributi
I contributi volontari possono essere versati solo per periodi presenti e solo qualora non si versi contribuzione obbligatoria. Nel suo caso, raggiungendo i 37 anni, 10 mesi e 3 settimane di contributi al 31 dicembre 2021 non è possibile il versamento di contributi volontari poiché sarebbero coincidenti con quelli da lavoro e, praticamente non utilizzabili.
L’unico modo di recuperare le settimane di contributi mancanti è quello di individuare nella sua carriera lavorativa periodi per i quali è possibile procedere con il riscatto a copertura, quindi, di buchi contributivi. Ma non tutti i buchi contributivi possono essere coperti e purtroppo bisogna individuare periodi per i quali la normativa permette il riscatto.
Innanzitutto se ha svolto servizio di leva obbligatorio per il quale non ha chiesto riconoscimento della contribuzione figurativa può procedere in tal senso risolvendo il suo problema. Se, invece, non ha svolto servizio militare o ha già chiesto il riconoscimento della contribuzione figurativa deve procedere, anche facendosi aiutare dal CAF a trovare un periodo riscattabile.
Sono riscattabili, ad esempio, i periodi non coperti da contribuzioni per omissione di versamento da parte del datore di lavoro per i quali è intervenuto il termine di prescrizione, ma anche i periodi di aspettativa non retribuita.
La Legge Dini del 1995, poi, prevede anche la possibilità di riscattare periodi che si collochino temporalmente dopo il 31 dicembre 1996 per i periodi di buco contributivo che si collochino tra un contratto di lavoro a tempo determinato e l’altro, per lavoro prestato in part time, periodo di formazione professionale o studio che hanno portato all’acquisizione di specifiche competenze richieste per l’assunzione o la progressione di carriera.
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