In pensione dopo Quota 100? Tra le tante proposte spunta quella della Lega con un Fondo per l’anticipo a 62 anni almeno fino al 2024. Vediamo nel dettaglio come funziona.
Pensioni: spunta una nuova ipotesi per l’anticipo a 62 anni fino al 2024 per rendere meno drastico il post Quota 100.
Nascerebbe un Fondo per il prepensionamento e la proposta iniziale è arrivata dall’ex sottosegretario all’Economia della Lega Claudio Durigon e che il Mef, secondo quanto anticipa il Messaggero, starebbe valutando.
Il 31 dicembre infatti scade Quota 100, la misura che a oggi permette di andare in pensione a 62 anni di età con 38 anni di contributi, ma non piace all’Europa e occorre quindi superarla cercando di evitare lo scalone di 5 anni a gennaio 2022 con il ritorno alla Legge Fornero; la pensione di vecchiaia sarà ancora a 67 anni. Ma come funziona il Fondo per la pensione a 62 anni dal 2022 al 2024 al fine di superare Quota 100? Vediamolo nel dettaglio.
Pensioni, anticipo a 62 anni fino al 2024 con un Fondo
Per le pensioni l’anticipo a 62 anni resterebbe dal 2022 e fino al 2024 con un Fondo per il prepensionamento. Come funziona? Al momento si tratta di un’ipotesi di lavoro, secondo fonti del Tesoro, ma nulla è dunque certo.
Il Fondo per andare in pensione prima sarebbe temporaneo e resterebbe fino al 2024.
Con il Fondo la pensione verrebbe calcolata con gli stessi criteri di Quota 100 e permetterebbe ai pensionati di giungere ai requisiti per essere presi in carico dall’INPS.
La pensione riprenderebbe i requisiti dell’anticipo con Quota 100 quindi 62 anni di età e 38 anni di contributi, ma si potrebbe arrivare anche a Quota 101 o a Quota 102 quindi anche a 63 anni con 39 di contributi per esempio.
Nel caso di un lavoratore con 62 anni di età e 38 anni di contributi, anticipa il Messaggero, la pensione a carico dello Stato durerebbe:
- 4 anni e 10 mesi per gli uomini;
- 3 anni e 10 mesi per le donne.
Questi sono i primi dettagli per la pensione a 62 anni fino al 2024 per superare Quota 100 e agevolare l’uscita. Nelle intenzioni del governo per la riforma che riguarderà le pensioni vi sarebbe anche la proroga di Ape sociale, con modifiche, e Opzione donna.
Pensioni: verso la conferma di Ape sociale e Opzione donna
Per le pensioni in anticipo Ape sociale e Opzione donna vengono di anno in anno prorogate con la Legge di Bilancio e lo stesso dovrebbe avvenire per il 2022, ma con qualche modifica.
Ape sociale permette di anticipare la pensione a 63 anni con 30 o 36 anni di contributi per determinate categorie di lavoratori come anche ai disoccupati.
Ape sociale verrebbe, ma è tutto da confermare, stabilizzata fino al 2026. Per gli edili si ridurrebbero i contributi necessari passando da 36 a 30 anni e verrebbe anche allargata la platea in base a tre indicatori sempre come anticipa il quotidiano romano:
- la frequenza degli infortuni sul lavoro per ogni categoria;
- la gravità degli infortuni;
- la gravità delle malattie professionali.
Opzione donna, che verrebbe riconfermata per le pensioni delle lavoratrici, permetterebbe al solito di congedarsi con 58 anni di età (59 per le autonome) e 35 anni di contributi anche se con una penalizzazione sull’assegno.
I nodi tecnici e soprattutto politici, per le pensioni del post Quota 100, sono tuttavia ancora tutti da sciogliere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA