Pensioni: aumento in vista? Si parla in questi giorni della proposta di aumentare l’importo minimo a 780 euro. Facciamo chiarezza.
Pensioni: aumento in vista? Facciamo chiarezza dal momento che si sta parlando in queste ore di un possibile aumento delle pensioni minime a 780 euro, stessa cifra tra le altre cose del reddito di cittadinanza.
La scorsa settimana avevamo già parlato di un aumento delle pensioni minime e si trattava di una proposta avanzata dai sindacati in tempi di crisi. Ora circola nuovamente la notizia di una possibile riforma delle pensioni con la minima che verrebbe portata a 780 euro, una proposta che sarebbe al vaglio del governo.
Per quanto necessario l’aumento delle pensioni minime per i sindacati, al momento non sembra che il governo stia lavorando a una riforma e non sembra che ciò sia fattibile almeno in questo periodo di emergenza COVID-19.
Pensioni: aumento in vista? Facciamo chiarezza
Pensioni: dell’aumento della minima si parla da tempo, ma è necessario fare chiarezza perché della proposta dei sindacati di aumentare la minima dai 515,07 euro correnti ai 780 euro il governo non sta discutendo.
D’altronde in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo, con lavoratori a casa e gente che il lavoro lo ha perso e un’economia completamente bloccata, è difficile pensare che il governo possa lavorare a una riforma delle pensioni in questo momento.
Se ne stava discutendo qualche mese fa e già da gennaio infatti era partito il tavolo tra le parti sociali e la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo per avviare una riforma del sistema pensioni che fosse strutturale. Gli incontri ci sono stati nei primi mesi dell’anno salvo poi arenarsi da marzo a causa dell’evidente crisi che stiamo vivendo.
I sindacati chiedono comunque di pensare una riforma alzando le pensioni minime per chi percepisce poco e può essere ancora più penalizzato dallo stallo economico e dalle difficoltà del momento. Sono 4 milioni gli italiani che percepiscono pensioni anche al di sotto del trattamento minimo.
Pensioni: niente riforma al momento
Per le pensioni niente aumento e nessuna riforma al momento, neanche per l’anticipo. Sembra infatti che anche Quota 100 abbia fatto registrare una riduzione delle domande in questi primi mesi, ma si pensa che con la crisi del mercato del lavoro saranno molti poi coloro che decideranno per un’uscita anticipata.
Il governo come abbiamo detto è impegnato nell’emergenza e in questo momento anche nella definizione del decreto di aprile che prevederebbe ulteriori misure per lavoratori e famiglie, anche per chi è irregolare con il reddito di emergenza.
Inoltre si sta pensando a come affrontare la fase 2 della graduale apertura al momento serrata fino al 3 maggio. Dunque le pensioni sembrano essere, da priorità assoluta quali erano, l’ultimo dei problemi di questo governo.
In realtà c’è anche chi teme per le stesse dal momento che un eventuale ricorso al Mes (di cui in questi giorni si sta parlando molto) potrebbe portare a un taglio degli assegni più sostanziosi.
Per il momento sono solo ipotesi, ma se ciò dovesse accadere, se l’Italia dovesse servirsi del Mes anche una riforma delle pensioni e di un aumento degli importi minimi potrebbe essere rimandata nel tempo.
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