Pensioni: riprende il confronto per il dopo Quota 100 con il tavolo governo-sindacati convocato dal ministro del Lavoro Orlando per martedì 27 luglio. Vediamo quali sono le proposte di riforma.
Pensioni: si accelera sul dopo Quota 100 e il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha convocato per il prossimo martedì 27 luglio un tavolo con i sindacati.
E sul tavolo di governo e sindacati che si riunisce per cominciare a dare forma alla riforma delle pensioni sono diverse le proposte tra cui quelle avanzate dal presidente dell’INPS Pasquale Tridico in occasione della presentazione del XX Rapporto annuale.
Si accelera sulle pensioni del dopo Quota 100 perché la misura per l’anticipo scade il 31 dicembre e sicuramente non verrà rinnovata. Il rischio è un ritorno integrale alla riforma Fornero che si vuole evitare, una posizione che accomuna sindacati, Lega e 5 Stelle.
Da Quota 41 all’anticipo a 63 anni d’età con una divisione dell’assegno, vediamo quali sono le proposte per il futuro prossimo delle pensioni che andrebbero sul tavolo del governo.
Pensioni: sul dopo Quota 100 le proposte sul tavolo governo-sindacati
Per le pensioni del dopo Quota 100 sono diverse le proposte sul tavolo governo-sindacati che prenderà il via, dopo mesi di stallo, il prossimo martedì 27 luglio.
Il ministro del lavoro Orlando tra le priorità ha quella di garantire assegni futuri ai giovani che siano equi. I sindacati invece, per le pensioni da gennaio 2022, chiedono da tempo:
- Quota 41 per tutti a prescindere dall’età anagrafica;
- flessibilità in uscita dopo i 62 anni.
Tra le proposte che ormai sembrano prendere piede troviamo un rafforzamento di Ape sociale e le misure per agevolare l’esodo di lavoratori precoci e di coloro che svolgono attività gravose.
Presto dovrebbero arrivare in merito le indicazioni della Commissione sui lavori gravosi istituita al ministero del Lavoro. Sul tavolo c’è poi la proposta per le pensioni avanzata da mesi, e in ultimo alla Camera con la relazione annuale, dal presidente Tridico vale a dire una divisione dell’assegno tra una quota retributiva e una quota contributiva. La proposta di Tridico per superare Quota 100 prevederebbe:
- uscita a 63 anni di età e con almeno 20 anni di contributi della quota contributiva dell’assegno;
- quota retributiva al raggiungimento degli anni per la pensione di vecchiaia attualmente ferma a 67 anni.
Le varie proposte per le pensioni del dopo Quota 100 che andranno sul tavolo di confronto tra governo e sindacati hanno costi differenti che lo stesso presidente Tridico ha messo in evidenza nella sua relazione.
Pensioni: i costi per il dopo Quota 100
E sui costi delle varie proposte per il futuro delle pensioni post Quota 100 è intervenuto il presidente dell’INPS Tridico. Nel dettaglio:
- la misura meno sostenibile sarebbe Quota 41 con 4,3 miliardi il primo anno fino ad arrivare a 9,2 dopo dieci anni;
- vi sarebbe poi una seconda ipotesi di uscita con 64 anni di età e 36 di contributi con calcolo contributivo dell’assegno e si andrebbe dagli 1,2 miliardi ai 4,7 miliardi di euro il sesto anno;
- la meno costosa per Tridico è l’assegno diviso in due, di cui abbiamo detto, che andrebbe da 500 milioni nel 2022 fino a un massimo di 2.4 miliardi di euro nel 2029.
Per i dettagli e le decisioni sulle pensioni future occorre attendere le prossime interlocuzioni tra le parti a partire dall’ultima settimana di luglio.
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