Perché dovresti smettere di usare WhatsApp subito

Gabriele Marrone

4 Settembre 2024 - 17:11

WhatsApp non è un’applicazione perfetta. Ecco 5 punti motivi per cui è consigliabile smettere di usarla.

Perché dovresti smettere di usare WhatsApp subito

È difficile sfuggire al fenomeno WhatsApp. In pochi anni l’app di proprietà di Meta è riuscita a diventare un’applicazione di messaggistica molto richiesta e usata in tutto il mondo. Quasi 3 miliardi di persone nel hanno utilizzato o utilizzano l’app in tutto il globo.

Tuttavia, WhatsApp è lungi dall’essere un’applicazione perfetta.

Ecco 5 motivi per cui valutare di cambiare app di messaggistica, o addirittura disinstallare, WhatsApp dal tuo telefono.

1) Funzionalità peggiori della concorrenza

Solo perché WhatsApp è estremamente popolare non significa che sia automaticamente la soluzione migliore o più avanzata che esista. In termini di funzionalità, questa piattaforma spesso è in ritardo con lo sviluppo rispetto ad altre soluzioni, e si ritrova ad aggiungere funzionalità le app concorrenti hanno già da tempo.

Il comperitor principale di WhatsApp è Telegram, che offre, ad esempio, chat di gruppo più grandi e un livello di personalizzazione più alto.

2) Sicurezza e privacy

Il primo motivo per valutare di smettere di usare WhatsApp riguarda la sicurezza e la privacy degli utenti in generale. Sì, WhatsApp ha la crittografia end-to-end, quindi nessuno, nemmeno Meta, ha accesso al contenuto delle conversazioni, ma viene effettuata la raccolta dei metadati (informazioni su quando e con chi comunichi), che può essere utilizzata per indirizzare meglio gli annunci all’interno delle piattaforme Meta.

3) Condivisione dei dati con Meta

WhatsApp è di proprietà di Meta, la stessa che possiede anche Facebook e Instagram. Parafrasando, possiamo affermare che le piacciono molto i dati degli utenti perché senza di questi le sue app non funzionano. WhatsApp condivide alcune informazioni sugli utenti con la società madre, che può quindi utilizzarle, generalmente per migliorare il targeting degli annunci pubblicitari.

4) Problemi GDPR

In molti conosceranno già la normativa GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati); tutte le aziende devono in qualche modo seguire quanto previsto. Meta purtroppo non è molto brava non farlo, e la stessa WhatsApp è stata criticata in passato per il mancato rispetto di queste norme.

5) Modifica controversa ai termini di utilizzo

Nel 2021 è entrata in vigore una modifica ai termini di utilizzo di WhatsApp, che includeva la necessità di condividere più dati privati ​​con Meta, cosa che comprensibilmente ha causato un’ondata di malcontento. Molti utenti hanno iniziato ad abbandonare l’app.

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