Perché tutti ora vogliono quotarsi alla Borsa di Amsterdam

Riccardo Lozzi

20 Ottobre 2020 - 16:37

Amsterdam è diventata la Borsa più attrattiva per le quotazioni delle maggiori società internazionali. Ecco perché.

Perché tutti ora vogliono quotarsi alla Borsa di Amsterdam

Oltre al dumping fiscale di cui spesso viene accusata dagli altri Paesi europei, l’Olanda ha sviluppato un altro modello che fa sì che tutti ora vogliono quotarsi alla Borsa di Amsterdam.

Infatti, le maggiori società internazionali hanno spostato negli ultimi anni i propri listini nel mercato azionario dei Paesi Bassi, potendo contare su un sistema che gli permette di poter mantenere il controllo del proprio diritto di voto tramite l’anzianità dei titoli azionari e, al tempo stesso, godere dei rendimenti finanziari.

Un approccio del genere ha permesso di attrarre all’interno di Euronext Amsterdam, tra le altre, compagnie come le italiane FCA e Campari, la big tech Prosus e la società di telecomunicazioni Altice Europe.

Borsa: tutti i vantaggi delle quotazioni in Olanda

Il modello adottato dalla Borsa di Amsterdam si basa su una struttura chiamata dual-class stock, ovvero un’organizzazione in diverse classi delle azioni relative ad uno stesso titolo, delle quali ognuna ha determinate prerogative rispetto alle altre.

In questa maniera, durante l’IPO vengono emesse differenti categorie di stock, una destinata ai fondatori e ai vertici della società, le altre invece a disposizione del pubblico.

Di conseguenza, si ha un diverso peso in termini di diritto di voto nell’approvazione delle strategie di sviluppo dell’azienda, mantenendo quindi intatto il controllo da parte dei dirigenti a discapito degli investitori.

Il peso ponderato del voto, inoltre, aumenta con il passare degli anni, garantendo anche ai soci che hanno investito in maniera più continuativa di poter incidere su alcune delle scelte strategiche della SpA di riferimento.

Diventa così possibile per un numero limitato di possessori di quote ottenere una maggioranza assoluta qualificata, accentrando il potere nelle mani di poche persone che valgono più di tutti gli altri affiliati.

Amsterdam, piazza affari preferita dalla Silicon Valley

Un titolo azionario del fondatore o di uno dei massimi dirigenti può valere anche 10 volte tanto quello di un semplice azionario, nonostante una quota dello stesso valore di prezzo.

Oltre al peso sulle decisioni, la regola vale anche per i dividendi futuri, per cui chi ha più peso ottiene di più in caso di aumento del valore.

Il meccanismo ha permesso alla capitale olandese di diventare uno dei centri finanziari preferiti nel mondo, permettendole, di conseguenza, di accrescere notevolmente il proprio volume di transazioni finanziarie, tanto che ormai sono in molti a preferire Euronext ad altre piazze d’affari, come ad esempio quella di Londra.

Tra le maggiori imprese attratte da Amsterdam troviamo ad esempio le big tech nate nella Silicon Valley, di cui i fondatori vogliono mantenere intatto il loro potere decisionale, aumentando però le entrate finanziarie.

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