Con due accordi separati, la questione relativa lo stabilimento produttivo Pernigotti di Novi Ligure è stata risolta. Non ci saranno esuberi, ha detto il Ministro Di Maio.
Buone nuove dal fronte Pernigotti sono state annunciate da Luigi Di Maio. “Lo stabilimento di Novi Ligure resterà aperto, non ci saranno esuberi tra i lavoratori e, soprattutto, come ho sempre detto, chi lavora per un marchio e lo rende grande nel mondo non può essere licenziato”.
Non ci può essere la condizione, ha spiegato il Ministro dello Sviluppo Economico, “che ti tieni il marchio e mandi a casa i lavoratori oppure li mandi a lavorare in altri stabilimenti”.
Se il marchio Pernigotti è grande, “è grazie ai lavoratori di Novi Ligure”.
Pernigotti: Di Maio, posti lavoro potrebbero aumentare
Tramite l’accordo raggiunto oggi tra sindacati e imprese, “che investiranno in questo stabilimento, i lavoratori della Pernigotti continueranno a lavorare tutti, sia per la Pernigotti sia per altri marchi, così possiamo aumentare anche i posti di lavoro”.
Secondo quanto riportato da fonti sindacali presenti al tavolo delle trattative, sono stati siglati due accordi preliminari rispettivamente con l’imprenditore Giordano Emendatori e il Gruppo Spes.
Il primo riguarda la cessione del marchio “Maestri gelatieri” e le relative strutture commerciali (21 dipendenti) e produttive (15) mentre il secondo è relativo l’acquisizione della produzione di cioccolato e torrone.
Pernigotti: closing entro settembre
La vicenda era salita agli onori della cronaca 9 mesi fa, quando i rappresentanti del gruppo turco Toksoz avevano annunciato la chiusura della fabbrica con il conseguente licenziamento di 100 lavoratori (Pernigotti lascia l’Italia, 100 licenziamenti da chiusura stabilimento Novi Ligure).
In cassa integrazione dal 6 febbraio, lo scorso 23 luglio i dipendenti sono tornati al lavoro in vista della produzione di dolciumi per il periodo natalizio.
Per entrambi gli accordi, il closing è previsto entro la fine del mese di settembre 2019.
© RIPRODUZIONE RISERVATA