Pompe bianche: cosa sono e perché si risparmia sui carburanti

Andrea Tartaglia

22 Marzo 2019 - 09:45

Si parla sempre più spesso delle pompe bianche, i distributori di carburante senza logo che vendono i carburanti a prezzi scontati. Cosa sono e come funzionano?

Pompe bianche: cosa sono e perché si risparmia sui carburanti

Pompe bianche e sconti sui carburanti per autotrazione: un’equazione ormai molto diffusa tra gli automobilisti, alle prese con la costante altalena dei prezzi della benzina e del diesel. Prezzi che dipendono in minima parte dalla volontà dei benzinai, visto che la componente maggiore del prezzo dei carburanti dipende dalla filiera (produzione e distribuzione) e dalla tassazione.

Al rally dei prezzi, le compagnie petrolifere rispondono sia con promozioni sul prezzo (qualche centesimo, invero) sia con raccolte punti che premiano con dei cadeau la fedeltà degli automobilisti. Ma tutto questo spesso non basta a placare la frustrazione degli utenti, che grazie anche alla tecnologia - ad esempio le App che segnalano i prezzi di ogni distributore - vanno alla ricerca del miglior prezzo dei carburanti.

Per rispondere a questa esigenza - e per aumentare il profitto dei benzinai aderenti - è nato il concetto di “pompe bianche”, quei distributori non legati ad una delle compagnie petrolifere multinazionali ma piuttosto a distributori locali. O addirittura del tutto slegati dalla filiera distributiva e quindi in grado di acquistare all’ingrosso al prezzo migliore. Le pompe bianche riescono a praticare prezzi dei carburanti decisamente convenienti, con sconti di circa 10 centesimi al litro rispetto ai benzinai tradizionali.

Pompe bianche: cosa sono?

Le pompe bianche sono distributori di carburanti indipendenti, non vincolati ad una delle major petrolifere e per questa ragione definiti spesso anche “no logo”, dal momento che non espongono i marchi più noti tra le aziende del petrolio. In alcuni casi sono legati ad aziende di distribuzione locali, network più o meno estesi che hanno un proprio logo e fungono da grossisti.

In altri casi, le pompe bianche sono totalmente indipendenti e si riforniscono all’ingrosso in base alle offerte che ricevono dalle aziende che si occupano della distribuzione di benzina e diesel sul territorio. Il sito pompebianche.it, che raccoglie tutti i distributori no logo in un’unica mappa interattiva, ne ha contate 7069 in tutta Italia.

Pompe bianche: perché si risparmia?

Veniamo alla domanda che più interessa gli automobilisti alla ricerca dei prezzi migliori dei carburanti: perché dalle pompe bianche i carburanti costano meno? Per rispondere a questa domanda dobbiamo tornare per un attimo alla composizione dei prezzi di benzina e diesel, della quale abbiamo già parlato diffusamente.

La parte maggiore di tali prezzi è composta dalle tasse (accise e IVA) e dal prezzo all’ingrosso - chiamato Platts -, che spetta a quella parte della filiera petrolifera che si occupa dell’estrazione e della raffinazione del petrolio. La parte restante - il margine industriale - viene suddivisa tra la distribuzione e i benzinai. Per fare un esempio pratico, ipotizziamo un prezzo alla pompa di 1,549 euro, questa è la relativa scomposizione:

PlattsMargine industrialeAcciseIVA
0,416 € 0,125 € 0,728 € 0,280 €

Il primo vantaggio delle pompe bianche è quello di evitare di versare le royalties alle major petrolifere per esporre il loro logo; il secondo è quello di poter rifornirsi all’ingrosso dove trovano il prezzo più vantaggioso. In questo modo percepiscono una quota maggiore del margine industriale e possono praticare dei prezzi alla pompa più bassi.

Una differenza di circa 10 centesimi rispetto ai prezzi praticati dai distributori tradizionali. E se può sembrare poco, è sufficiente osservare la composizione dei prezzi per capire come il margine dei benzinai sia davvero minoritario rispetto a quello delle compagnie petrolifere e a quello dello Stato.

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