Novità in arrivo per commercianti e professionisti: con la nuova stretta anti-evasione scatta la doppia sanzione per chi non accetta i pagamenti attraverso strumenti elettronici come carte e bancomat.
Pos obbligatorio e sanzioni per gli esercenti e i professionisti che non accettano i pagamenti elettronici. Dal 30 giugno cambiano le regole con la stretta anti-evasione voluta dal governo e introdotta attraverso il decreto Pnrr.
A cambiare per l’utilizzo del Pos è l’introduzione delle sanzioni per chi non rispetta l’obbligo. In particolare ci sarà una doppia sanzione per i commercianti e i professionisti che non consentiranno ai clienti di utilizzare il Pos e che non invieranno giornalmente i dati dei pagamenti elettronici ricevuti.
L’obiettivo del governo attraverso questa misura è quello di combattere l’evasione, anche attraverso l’eliminazione della pratica del pre-conto. Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto Pnrr diventa operativo l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici, con le multe che vengono anticipate dall’1 gennaio 2023 al 30 giugno 2022. Vediamo quali sono le novità.
Pos obbligatorio e sanzioni, cosa cambia
Pos obbligatorio, anticipate le sanzioni
Le nuove norme anti-evasione rientrano tra gli strumenti da adottare per raggiungere gli obiettivi fissati dal Pnrr per il 2022 sul contrasto dell’evasione fiscale. La missione del Pnrr prevede infatti nuove norme per incoraggiare il rispetto degli obblighi fiscali.
La decisione di anticipare l’entrata in vigore delle sanzioni in caso di rifiuto di utilizzare il Pos da parte di esercenti e professionisti deriva dalla necessità di centrare l’obiettivo fissato dal Pnrr nel primo semestre del 2022. Per questo le sanzioni scatteranno proprio dal 30 giugno.
Doppia sanzione senza Pos: a quanto ammonta
Se esercenti, commercianti e professionisti non accetteranno i pagamenti con moneta elettronica rischiano una sanzione di 30 euro. A cui bisogna sommare un’ulteriore sanzione, pari al 4% del valore della transazione. Bisogna invece capire come verranno applicate le sanzioni e come si potrà segnalare la mancanza del Pos.
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La stretta sul pre-conto
Il decreto introduce una stretta sul pre-conto, ovvero il saldo dei beni o della prestazione senza valore fiscale. In pratica se il cliente paga in contanti, questo pre-conto non viene comunicato al Fisco.
Per evitare che si utilizzi il pre-conto, dall’1 maggio 2022 è stato introdotto l’obbligo d’invio giornaliero di tutti i dati dei pagamenti elettronici o digitali. In sostanza devono essere trasmessi dagli intermediari che emettono carte e bancomat tutti i dati sui pagamenti.
Questi dati, assicura l’Agenzia delle Entrate, non vengono trasmessi nel dettaglio, nel senso che non si conosceranno i dettagli degli acquisti e di chi effettua la spesa. I dati serviranno invece per controllare l’attività di chi vende beni e servizi: si punta così a far emergere eventuali anomalie tra la mancata trasmissione degli scontrini e gli importi incassati con pagamenti elettronici.
Cosa cambia per commercianti e professionisti
Per commercianti e professionisti, quindi, le novità principali sono due. La prima è già partita da inizio maggio con l’invio giornaliero dei dati dei pagamenti elettronici e i successivi controlli del Fisco su questo aspetto. La seconda riguarda le sanzioni: dal 30 giugno scatta la multa da 30 euro (più il 4% della transazione rifiutata) per chi non accetta i pagamenti elettronici.
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