Le parole del presidente FED spingono l’S&P 500 per la prima volta oltre il muro dei 3.000 punti. Il cambio euro dollaro risale dai minimi di ieri
È un Jerome Powell accomodane quello comparso oggi davanti al Congresso Usa.
La Federal Reserve «agirà nel modo più efficace per sostenere la crescita economica, minacciata da venti contrari che continuano a pesare sull’outlook», ha sentenziato il numero uno di Capitol Hill.
Parole che suonano come musica per gli investitori: Wall Street parte subito in quarta e l’indice S&P 500 varca 3.000 punti per la prima volta nella storia.
E i dati forti sul mercato del lavoro pubblicati venerdì dallo US Bureau of Labor Statistics?
Il numero uno del Fomc ha ammesso che il mercato del lavoro negli Usa è in salute, ma dall’altro lato ha riconosciuto un pericoloso «rallentamento degli investimenti delle imprese a causa delle preoccupazioni e delle incertezza legate alle tensioni commerciali».
Wall Street parte con il turbo
Parole che hanno messo il turbo agli indici di Wall Street. Salgono di oltre mezzo punto tutti i listini; particolarmente tonica la tecnologia con l’indice Nasdaq Composite che avanza dello 0,80%.
Il presidente della Fed ha detto che l’outlook macroeconomico degli Stati Uniti non sia migliorato nelle ultime settimane, lasciando quindi la porta aperta a un possibile taglio dei tassi di interesse, già forse nella riunione del 30 e 31 luglio.
E poi c’è il rischio che premere troppo sull’acceleratore nel rialzo dei tassi spenga del tutto l’inflazione: «Esiste il rischio che l’inflazione debole sia ancora più persistente di quanto previsto finora», ha puntualizzato Powell di fronte al Congresso.
Le parole del presidente Fed hanno per il momento assopito le velleità ribassiste sul cambio euro dollaro, tornato a riproporsi sopra 1,1250 dopo i minimi a 3 settimane toccati ieri.
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