Previdenza Professionisti: Gestione separata o Cassa di previdenza?

Valentina Pennacchio

25/11/2013

Previdenza Professionisti: Gestione separata o Cassa di previdenza?

Come funziona la previdenza dei professionisti? Sotto questo profilo dobbiamo fare una distinzione importante tra:

  • lavoratori iscritti alla Gestione Separata;
  • lavoratori iscritti ad una Cassa di previdenza.

Vediamo quali sono le differenze.

Gestione Separata

Alla Gestione Separata sono iscritte diverse categorie, tra le altre:

  • parasubordinati (collaboratori coordinati e continuativi, collaboratori a progetto, collaboratori occasionali);
  • venditori porta a porta;
  • lavoratori autonomi occasionali;
  • associati in partecipazione;
  • professionisti senza cassa.

L’iscrizione di questi ultimi è stata prevista dalla legge n. 335/1996 (art. 2, comma 26). In particolare, si fa riferimento ai titolari di Partita IVA, così come definiti ai sensi dell’art. 53, comma 1 del TUIR. Come indicato sul sito dell’INPS i requisiti identificativi sono:

  • contenuto artistico o professionale dell’attività di lavoro autonomo, secondo la definizione data dal TUIR;
  • autonomia del lavoro: l’attività deve essere svolta senza vincoli di subordinazione, decidendo autonomamente tempi, modalità e mezzi necessari per l’esecuzione;
  • abitualità e professionalità del lavoro: questa condizione si ritiene realizzata quando il soggetto pone in essere una pluralità di atti coordinati e finalizzati ad un risultato, soprattutto se svolti nei confronti di una pluralità di soggetti. Non occorre che tale attività sia esclusiva né prevalente, basta solo che sia abituale;
  • natura non di impresa: l’attività di lavoro autonomo si caratterizza per la personalità della prestazione e per la prevalenza del fattore “lavoro” sul capitale, mentre nell’attività condotta sotto forma di impresa prevale il fattore “organizzazione” delle risorse produttive (beni, servizi e risorse umane). Si consideri comunque che ai fini fiscali (e quindi anche previdenziali) non si considera esercizio di arte e professione lo svolgimento delle attività elencate nell’art. 55 del TUIR (ex art. 51 – Redditi d’impresa). Viceversa sono sicuramente da inquadrare nel lavoro autonomo le attività protette da appositi albi professionali o che comunque richiedono un titolo abilitante per il loro esercizio;
  • esercizio in forma associata, mediante la riunione di persone fisiche in associazioni senza personalità giuridica. Tale possibilità è espressamente prevista dall’art. 53, c. 1 del TUIR: ai fini fiscali tali associazioni sono equiparate alle società semplici (art. 5, c. 3, lett. c del TUIR) e ciascun professionista dichiara singolarmente la propria quota di partecipazione sul modello unico.

La base imponibile previdenziale è data dalla differenza tra i compensi percepiti e le spese di gestione, secondo i criteri previsti dall’art. 54 del TUIR (ex art. 50). Il contributo alla Gestione Separata, che viene corrisposto mediante Modello F24, è calcolato applicando alla base imponibile le aliquote vigenti nell’anno di riferimento nei limiti del massimale previsto per l’anno stesso.

Dal 2007 è stata introdotta una semplificazione per quanto riguarda le aliquote contributive, diverse a seconda che si tratti di:

  • soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie;
  • titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria.

La circolare INPS n. 27 del 12 febbraio 2013 è intervenuta su «Aliquote contributive, aliquote di computo, massimale e minimale per l’anno 2013», visualizza le novità cliccando QUI.

Cassa di previdenza di categoria

Le Casse di previdenza di categoria sono gli enti previdenziali di riferimento per i liberi professionisti ed hanno il compito, tra le altre cose, di fornire assistenza previdenziale agli iscritti, quindi riscuotono tributi ed erogano pensioni.

Come abbiamo visto i professionisti senza Cassa possono iscriversi alla Gestione Separata, mentre i professionisti iscritti agli Albi professionali devono ricorrere alla propria Cassa di riferimento.

Come spiega l’INPS le Casse professionali sono Fondi autonomi che gestiscono in termini di imposizione, riscossione e recupero i contributi obbligatori dovuti da specifiche categorie di lavoratori professionisti, in modo autonomo rispetto all’INPS.

Ecco un elenco delle principali Casse professionali:

  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza forense;
  • Cassa Nazionale di previdenza per gli ingegneri ed architetti (Inarcassa);
  • Cassa Nazionale di previdenza ad assistenza per i geometri;
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei dottori commercialisti (CNPADC);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei ragionieri e periti commerciali;
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei veterinari (ENPAV);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei farmacisti (ENPAF);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei consulenti del lavoro (ENPACL);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei medici (ENPAM);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza degli infermieri professionali (ENPAPI);
  • Cassa Notariato;
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza degli psicologi (ENPAP);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei chimici, dottori agronomi e dottori forestali, dei geologi (EPAP);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei biologi (ENPAB);
  • Cassa Nazionale di previdenza ed assistenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati (EPPI);
  • INPGI – Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti italiani.

Pensione 2014

Se vuoi scoprire le regole 2014 per i vari professionisti leggi l’articolo:

Gli iscritti alla Gestione Separata seguono invece le regole generali per i lavoratori autonomi:

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