Procedura d’infrazione, Di Maio: UE non andrà fino in fondo

Francesca Caiazzo

11/06/2019

Le dichiarazioni del vicepremier dopo il lungo vertice con Conte e Salvini. Secondo Di Maio, l’UE non porterà a termine la procedura di infrazione contro l’Italia.

Procedura d’infrazione, Di Maio: UE non andrà fino in fondo

Mentre il Governo sta valutando la strategia nei confronti di Bruxelles sulla procedura di infrazione per eccesso di debito, il vicepremier Luigi Di Maio dichiara che probabilmente l’Unione Europea non andrà fino in fondo.

Le parole del capo del Movimento 5 Stelle arrivano dopo il lungo vertice con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e con Matteo Salvini, conclusosi a tarda notte.

Le parole di Di Maio sulla procedura di infrazione

Intervenendo in mattinata su Rtl, Di Maio si è detto convinto che Bruxelles non porterà a termine l’annunciata procedura di infrazione contro l’Italia per l’eccesso di debito.

“Non credo che andranno fino in fondo, in ogni caso dobbiamo essere forti...possiamo pretendere rispetto in Europa”

ha detto il vicepremier.

Il Governo non intende dunque procedere a muso duro contro l’UE ma vuole e deve concentrarsi sulla legge di bilancio. Obiettivo: “aumentare gli stipendi e abbassare le tasse” ha aggiunto il pentastellato.

Con l’Europa

“ci vuole un dialogo e anche posizioni ferme da far valere. Ora c’è il bilancio europeo e noi abbiamo il diritto di veto, è un potere contrattuale da far valere. Per noi di manovrina non si deve nemmeno parlare”

ha detto ancora.

I rapporti con Conte

Nel corso dell’intervento radiofonico, Di Maio ha avuto modo anche di chiarire i suoi rapporti con il presidente del Consiglio, che secondo indiscrezioni starebbero vacillando.

“Nessuno riuscirà mai a mettermi contro il presidente del Consiglio, perché Conte ha sempre portato avanti le battaglie all’Unione Europea con il governo italiano e continueremo a farlo”

ha sottolineato il vicepremier.

A riportare serenità nella maggioranza, probabilmente, ha contribuito la lunga riunione della scorsa notte che a detta dello stesso Di Maio si sarebbe svolta in “un clima positivo di chi vuole lavorare al massimo per l’Italia”.

Il dialogo con Bruxelles

Come procedere dunque con l’UE? Secondo quanto riferisce una nota di Palazzo Chigi, ci sarà bisogno di un nuovo vertice aperto questa volta anche al ministro Tria e ai tecnici del Mef.

La riunione servirà a decidere quale strategia sia la più idonea ed efficace per rapportarsi con Bruxelles al fine di scongiurare la procedura di infrazione contro l’Italia.

Intanto, oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri arriva il decreto sicurezza-bis, mentre il governo annuncia di voler accelerare sulla proposta legislativa sul salario minimo attualmente in discussione presso la competente commissione al Senato.

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