Per il Financial Times ormai Putin avrebbe preso la sua decisione, con la Russia pronta a invadere l’Ucraina fino ad arrivare a Kiev: una guerra del genere potrebbe generare 50.000 morti in una settimana.
Vladimir Putin presto potrebbe dare vita in Europa alla più grande guerra dai tempi del secondo conflitto mondiale. Ne è convinto il Financial Times che ha riportato alcuni timori che sarebbero diffusi a Washington e Londra.
“I governi degli Stati Uniti e del Regno Unito - si legge nell’articolo - Ora mettono in guardia dal rischio che Putin stia per scatenare la più grande guerra in Europa dal 1945, lanciando una ampia invasione dell’Ucraina che prevede anche l’assalto alla capitale Kiev”.
Se diversi diplomatici nel Vecchio Continente sono convinti che i combattimenti ora in corso possano restare confinati soltanto nella regione del Donbass, Oltreoceano al contrario si parla di una possibile guerra su larga scala che potrebbe provocare la morte di 50.000 militari e civili in una settimana.
Uno scenario da brividi, con Usa e Regno Unito che sarebbero convinti che Putin ormai abbia preso la sua decisione, tanto che il Cremlino nelle scorse ore ha deciso che le truppe russe dislocate in Bielorussia resteranno al loro posto.
Per giustificare questo atteggiamento da parte di Mosca, il Financial Times ha tirato in ballo la teoria che il vero obiettivo di Vladimir Putin sia quello di riportare sotto la sfera di influenza della Russia tutti quei Paesi che in passato facevano parte dell’Urss, un desiderio che potrebbe portare il presidente russo a giustificare anche un eventuale massiccio spargimento di sangue.
Putin e una nuova Guerra Mondiale
A differenza delle azioni di recente messe in atto dalla Russia, in maniera diretta o indiretta, in paesi come Georgia o Kazakistan - ma il concetto potrebbe essere esteso anche alla Siria e alla Libia - una eventuale invasione dell’Ucraina avrebbe degli effetti drammatici.
Non è un caso infatti che da settimane si parla del rischio dello scoppio di una Terza Guerra Mondiale, visto che una invasione su larga scala delle truppe di Mosca andrebbe a innescare inevitabilmente una reazione da parte della Nato.
L’Alleanza atlantica del resto ha aumentato la propria presenza militare nell’Est Europa, con anche l’Italia che è pronta a inviare mille soldati in Ungheria per rinfoltire lo schieramento della Nato nelle vicinanze dell’Ucraina.
Mentre proseguono i contatti diplomatici tra Vladimir Putin e gli altri leader europei, specie con il molto attivo Emmanuel Macron, ad agitare le acque non è solo la ripresa dei combattimenti nel Donbass tra l’esercito ucraino e i separatisti filo-russi, ma anche la notizia che Mosca avrebbe messo in scena delle esercitazioni con armi nucleari.
Ora che è finita quella che è stata definita come la “tregua olimpica”, la Russia si trova di fronte a un bivio: mantenere alta la tensione per cercare di ottenere il massimo nelle trattative diplomatiche, oppure dare il via a una guerra nel cuore dell’Europa dagli effetti potenzialmente devastanti. Quale sarà la scelta di Putin lo scopriremo presto.
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