Cina sotto i riflettori mondiali: l’economia di Pechino è in crescita o sta frenando? In un mondo sempre più connesso nella ripresa post-Covid, dal dragone arrivano messaggi per l’economia globale.
Cosa sta succedendo davvero all’economia cinese?
Il rimbalzo a forma di V dalla crisi pandemica sta rallentando, inviando un avvertimento al resto del mondo su quanto davvero sono durevoli i recuperi dalle perdite scatenate dal Covid.
I dati attesi giovedì 15 luglio dovrebbero mostrare una crescita più lenta nel secondo trimestre con un +8% rispetto al guadagno record del 18,3% nel primo trimestre, secondo un sondaggio Bloomberg.
Anche le letture chiave delle vendite al dettaglio, della produzione industriale e degli investimenti in immobilizzazioni sono viste modeste.
Cosa significa questo scenario per l’economia globale? Quali messaggi arrivano dalla Cina al resto del mondo?
Dalla Cina segnali di debolezza economica?
Che la crescita economica cinese non sia inarrestabile lo stanno dimostrando diversi eventi.
Innanzitutto maggiore incertezza è emersa quando la Banca popolare cinese ha tagliato la quantità di denaro che la maggior parte delle banche deve tenere in riserva per aumentare i prestiti.
Mentre la PBOC ha affermato che la mossa non è una intesa come uno stimolo, l’ampiezza del taglio di 50 punti base sul requisito del coefficiente di riserva è stata una sorpresa.
Per alcuni esperti, la mossa è stata un modo per assicurarsi che la ripresa si stabilizzi, piuttosto che trovare ostacoli.
Gli economisti ritengono che tali segnali di lentezza nel rilancio sono arrivati prima del previsto e potrebbero ora diffondersi in tutto il mondo.
“Non c’è dubbio che l’impatto di un rallentamento della Cina sull’economia globale sarà maggiore di quanto non fosse cinque anni fa. Il ritorno del Covid-19 potrebbe anche influenzare le aspettative del mercato secondo cui se l’economia cinese si sta raffreddando ora, presto ne seguiranno altre” ha dichiarato Rob Subbaraman, di Nomura.
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Ripresa economica o frenata? Cina in focus
Nel contesto di una fragile ripresa globale, dove le nuove varianti Covid e un ritmo irregolare delle vaccinazioni potrebbero minare le prospettive migliori per l’economia mondiale, la Cina resta osservata speciale insieme agli USA.
Stando ad alcuni media statali cinesi la crescita interna del dragone rallenterà nella seconda metà a causa di un’incerta ripresa globale.
Il passo più lento della ripresa nella potenza asiatica rafforza anche l’idea che l’inflazione della produzione abbia probabilmente raggiunto il picco e che i prezzi delle materie prime potrebbero moderarsi ulteriormente.
Dalla Cina in rallentamento potrebbero scaturire “pressioni disinflazionistiche a breve termine a livello globale, in particolare sulla domanda di metalli industriali e beni strumentali” secondo Wei Yao, capo economista per l’Asia Pacifico presso Societe Generale.
Il messaggio da Pechino, quindi, potrebbe essere chiaro: la ripresa continua senza più grandi picchi, considerando anche la cautela proveniente dal risorgere di focolai, in Asia e altrove.
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