Il vaccino contro il Covid-19 si sta rivelando una miniera d’oro per le case farmaceutiche: quanto sta guadagnando Pfizer grazie alla produzione di dosi?
L’azienda Pfizer punta al rialzo sulle previsioni inerenti ai ricavi dai vaccini per il Covid-19. Si prevede che l’azienda incasserà cifre abbastanza importanti nei prossimi anni.
Incassi importanti, ma non solo: il vaccino sembra stare rivelandosi una miniera d’oro per Pfizer, mentre l’idea di ripetere la campagna vaccinale in maniera periodica - forse annuale - prende sempre più piede.
Anche solo in visione di una terza dose, i guadagni rimangono cifre a molti zeri e la casa farmaceutica degli Usa chiede di essere esclusa dagli accordi internazionali sulla riforma globale delle tasse, in modo da non subire aggravi fiscali.
Quanto sta guadagnando Pfizer grazie al vaccino
Solo in pochi mesi gli incassi garantiti dalla produzione di vaccini Pfizer sono raddoppiati, per un totale di 33 miliardi di dollari di ricavo che l’azienda farmaceutica prevede di incassare soltanto durante il corso del 2021.
Durante il corso dell’ultimo anno, il valore Pfizer di borsa è cresciuto di quasi il 20%, arrivando a toccare i 235 miliardi di dollari, mentre quella di BioNtech è addirittura triplicata, fino a raggiungere i 70 miliardi, insieme a Moderna che è addirittura quadruplicata sul mercato.
La Pfizer prevede durante quest’anno - solo per il 2021, quindi - di consegnare 2,1 miliardi di dosi. Fino ad oggi ne sono state vendute una quantità pari a 1 miliardo. Le cifre sembrano incrementare, quindi e al momento, la necessità della vaccinazione sembra permanere.
Quanto si prevede che possa guadagnare in futuro
Gli incassi di Pfizer per il vaccino non sono finiti qui - com’è facile da immaginare dato che si parla quantomeno della necessità di una terza dose come ulteriore richiamo per la buona riuscita delle campagne vaccinali.
La miniera d’oro che è il vaccino per la Pfizer, una delle case farmaceutiche più note sull’intera scala mondiale, sembra destinata a durare ancora per molto tempo e, di conseguenza, a garantire enormi guadagni anche in futuro.
Se la campagna vaccinale dovesse ripetersi a cadenza annuale, la produzione di dosi potrebbe diventare per la Pfizer un motivo di guadagno tutt’altro che irrisorio. Cifre simili ai proventi ottenuti quest’anno sarebbero una certezza per tutti i bilanci del prossimo futuro della casa farmaceutica.
Ulteriori guadagni, che ancora non fanno parte delle previsioni e che si potrebbero sostituire o affiancare alla campagna vaccinale in corso, potrebbero riguardare poi alcune tra le sperimentazioni alternative, come la pillola anti-Covid che potrebbe arrivare nel mercato già entro l’anno in corso.
La tassazione su Pfizer e gli altri vaccini
Nonostante gli incassi non indifferenti, la Pfizer si sta impegnando, in collaborazione con altre aziende farmaceutiche degli Stati Uniti d’America a portare avanti un’azione di lobbying nei confronti di Washington e Bruxelles. Durante il 2021 la Pfizer ha già investito 7 milioni di dollari nell’attività di lobbying negli Usa.
L’idea è quella di riuscire ad ottenere l’esclusione dal nuovo regime di tassazione mondiale che sta prendendo piede. Questo regime di tassazione internazionale prevede un’aliquota minima globale del 15% che impedisce il ricorso a paradisi fiscali.
Le tasse che Pfizer paga ammontano, per il momento, al 5,8% degli utili all’anno. Il suo concorrente sul mercato Johnson & Johnson paga il 10,8% in tassazione. L’esclusione dal piano di tassazione internazionale eviterebbe alle grandi case farmaceutiche di dover cedere questa percentuale di utili in tasse.
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