Quanto valgono tutti i beni sequestrati in Italia agli oligarchi russi

Marta Zanierato

5 Marzo 2022 - 21:07

Putin non sembra retrocedere e così l’Unione Europea procede con le sanzioni che toccano da vicino alcuni degli uomini più ricchi di Russia. Al via i primi sequestri in Italia.

Quanto valgono tutti i beni sequestrati in Italia agli oligarchi russi

Come già sappiamo, per cercare di dissuadere Putin e per porre fine alle sue continue minacce, in questi giorni l’Unione Europea ha emesso e applicato delle sanzioni dirette alla Russia.
 
La strategia è quella di colpire le persone più vicine al presidente. I primi, ovviamente, sono i miliardari considerati fiancheggiatori del regime di Mosca, coinvolti nel sostegno alla guerra in Ucraina.
 
Le autorità europee sono all’inseguimento delle proprietà degli oligarchi presenti nella lista di Bruxelles e già alcuni di questi si sono visti sequestrare le prime proprietà di lusso, per un valore complessivo di oltre un miliardo di dollari.

Quali sono e quanto valgono i beni requisiti agli oligarchi russi

L’Unione europea, in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito del Cremlino, ha emanato nei confronti della Russia una serie di sanzioni che prevedono il sequestro di tutti gli asset dei miliardari vicini a Putin. In tutto sono 26 gli oligarchi segnati nella lista nera e, dato che molti di questi beni si trovano in Italia, anche il nostro Paese si è mosso per congelare le loro proprietà.
 
In Italia si stanno sequestrando beni per un valore che si avvicina ai 140 milioni e, in più, è partita la richiesta dell’Unità d’informazione finanziaria alle banche e agli operatori finanziari di provvedere il prima possibile al congelamento dei fondi dei russi colpiti dalle sanzioni europee.

Tra i sequestri troviamo beni di lusso sparsi per tutta la penisola:
 

  • Villa Lazzareschi in provincia di Lucca, riconducibile a Oleg Savchenko, membro della Duma di Stato, che ha un valore stimato in 3 milioni di euro;
  • a Como c’è la leggendaria proprietà di Vladimir Soloviev, conduttore televisivo russo e propagandista di Putin, che vale circa 8 milioni;
  • Gennady Timchenko, è il sesto uomo più ricco in tutta la Russia e amico decennale del presidente Putin. Il suo panfilo, «Lena», si trova in Liguria a Sanremo e vale niente meno che 50 milioni di dollari;
  • Alexey Mordashov, presidente di Severstal e membro della famiglia più ricca della Russia, possiede lo yacht «Lady M» e anche questo si trova nel porto ligure d’Imperia. La signora vale 65 milioni di euro;
  • Anche «Barbara», lo yacht di Vladimir Potanin, presidente di Norilsk Nickel, e «Ice» di Sulejman Kerimov, numero uno della compagnia mineraria Polyus, sono ormeggiati in Liguria;
  • «Sailing Yacht A» di Andrey Melnichenko, invece, si trova ormeggiato nel porto di Trieste. Vale 450 milioni di dollari.

Che cosa ne sarà degli asset degli oligarchi russi?

Il Ministero dell’economia e delle finanze ha dichiarato:

«Il Comitato ha condotto una ricognizione delle misure di congelamento di fondi, risorse economiche mobili e immobili, sinora adottate nei confronti delle persone ed entità russe individuate nelle liste allegate ai suddetti regolamenti, e degli scambi informativi in corso.»

 
Un bel bottino, non c’è che dire.

Forse gli oligarchi russi avrebbero dovuto essere più lungimiranti e fare come Putin, che due settimane prima di dichiarare guerra all’Ucraina ha spostato il suo «Grateful», 80 metri di lunghezza, dal porto tedesco di Amburgo a quello di Kaliningrad.

Ma che fine faranno le imbarcazioni e le altre proprietà sequestrate? Per ora i beni sono congelati e per quanto alcuni dei miliardari stiano risolvendo la situazione portando via dall’Europa i propri yacht, gli oligarchi già colpiti sembrano avanzare alcune dichiarazioni contro la guerra.
 
Insomma, sembra che questa misura cominci a dare i suoi frutti. Putin potrebbe decidere, o esser costretto dai suoi stessi fedelissimi che non vogliono in alcun modo subire gli effetti negativi di una guerra, a trovare un accordo di pace. 

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