Si torna a parlare di quarta dose. Da Israele arrivano i primi dati sulla sicurezza dell’ulteriore dose booster e l’Ema mette in guarda sul possibile calo di anticorpi.
La quarta dose di vaccino contro il Covid-19 potrebbe non essere necessaria, neanche di fronte al recente aumento dei contagi. A dirlo sono i dati pervenuti dagli studi condotti in Israele e la conferma arriva anche dagli esperti italiani. In ogni caso, a preoccupare, non sembrano essere gli effetti collaterali, bensì gli effetti sulla percentuale di efficacia.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è intervenuto sul tema dei vaccini a Che tempo che fa, spiegando come al momento la comunità scientifica è concorde nel dichiarare la quarta dose non necessaria per tutti. Rimane quindi incerto il futuro della quarta dose booster per tutti gli over 12, che potrebbe essere inoculata con cadenze maggiori rispetto a quanto preventivato alla fine dello scorso anno.
A fare da apripista in tal senso è ancora una volta Israele, dove gli studi preliminari sulla quarta dose hanno dato risultati non proprio entusiasmanti. L’Ema ha infatti messo in guardia sulla somministrazione a intervalli brevi. Il rischio, secondo l’Agenzia, è che un’ulteriore dose booster possa avere effetti contrari rispetto ai desiderati e cioè ridurre il livello di anticorpi invece che aumentarli.
La quarta dose di vaccino non serve e non è sicura: cosa dicono le ricerche
La variante Omicron 2 è molto più contagiosa delle precedenti ma, come la sua variante originale, presenta sintomi più lievi. Il dominio di questa variante, rispetto a una più pericolosa, ha permesso un generale rilassamento, anche se nelle ultime settimane la curva epidemiologica appare in leggera risalita. I vaccini, accantonati in breve tempo dopo le festività natalizie, tornano però a essere consigliati per fronteggiare la nuova variante contagiosa.
Si torna così a parlare di quarta dose booster e non solo per le cosiddette categorie fragili. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha fatto sapere di essere a lavoro per valutare la possibilità di un allargamento della platea per includere anziani e ospiti delle Rsa. Al momento però, come fa notare il ministro della Salute Roberto Speranza: “Non c’è evidenza di una quarta dose per tutti”.
L’esclusione della possibilità di una quarta dose deriva dagli studi condotti presso lo Sheba Medical Center di Tel Aviv. Secondo quando riportato dai test, potrebbe essere controproducente somministrare ora la quarta dose booster. La conferma di questo timore arriva dall’Ema che ha messo in guarda sulla somministrazione del vaccino a intervalli di tempo troppo brevi. Dagli studi emerge che potrebbe verificarsi un effetto contrario a quanto previsto: l’abbassamento degli anticorpi.
La quarta dose booster presenta effetti collaterali gravi?
Come un qualsiasi altro farmaco, anche il vaccino ha degli effetti collaterali. Nel corso dell’ultimo anno di somministrazione abbiamo imparato a conoscerli, ma la prospettiva di una quarta dose, cioè di una dose booster, è ancora inesplorata. I timori sull’efficacia ridotta sono sotto esame, mentre gli effetti collaterali sono stati registrati dal trial condotto a dicembre dall’Ema.
La quarta dose booster è stata somministrata a un piccolo gruppo di ricerca composto da 270 persone. I ricercatori hanno quindi rilevato i possibili effetti collaterali, in cerca di una differenza con le precedenti dosi di vaccino. Il risultato del Medical Center è confortante per una futura somministrazione, infatti non risultano effetti collaterali gravi, nuovi o sconosciuti.
Tra gli effetti collaterali comuni risultano, come per le precedenti dosi:
- dolore nel luogo nell’inoculazione
- febbre
- mal di testa
- dolori muscolari
- ingrossamento dei linfonodi
Tali effetti, come hanno ricordato medici e ricercatori, non sono dannosi per la salute, per quanto fastidiosi. Al contrario sono la prova dell’efficacia dei vaccini nello stimolare il sistema immunitario.
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