Recovery Plan: le linee guida della Commissione per la transizione ecologica

Riccardo Lozzi

17/02/2021

La Commissione Europea ha pubblicato le linee guida per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund per garantire la completa transizione ecologica del continente.

Recovery Plan: le linee guida della Commissione per la transizione ecologica

Il Recovery Fund che l’Unione Europea ha stanziato a favore della ripresa economica post-Covid vira in maniera sempre più decisa verso una completa transizione ecologica.

Nella seduta del 9 febbraio si è assistito all’approvazione del regolamento definitivo da parte del Parlamento Europeo su quelli che dovranno essere gli obiettivi e le procedure dei governi nazionali per accedere ai 672,5 miliardi di euro complessivi, tra prestiti e finanziamenti a fondo perduto, messi a disposizione dal blocco comunitario.

In seguito, la Commissione ha pubblicato venerdì scorso le linee guida da dover rispettare per i Piani di ripresa e resilienza dei Paesi membri sul fronte della sostenibilità, applicando una gerarchia dei risultati da raggiungere, ovvero la cosiddetta “tassonomia ambientale”.

Oltre a richiedere l’allocazione di almeno il 37% dell’ammontare totale delle risorse ricevute in progetti diretti per il contrasto al cambiamento climatico e nella green economy, si insiste sul fatto che anche le altre spese non debbano comportare alcun danno significativo per l’ambiente.

Recovery Plan: linee guida della Commissione per la transizione ecologica

Gli Stati europei dovranno quindi impiegare la spesa pubblica prevista in modo da non andare contro i seguenti punti fermi esplicitati dalla Commissione Europea:

  • frenare il cambiamento climatico, evitando le emissioni di gas serra o migliorandone l’assorbimento;
  • adattarsi all’impatto del cambiamento climatico, prevenendo gli effetti negativi attuali e futuri;
  • proteggere le acque e le risorse marine;
  • ridurre l’inquinamento;
  • salvaguardare la natura e le biodiversità;
  • promuovere l’economia circolare, riducendo i rifiuti e aumentando il riciclo

Attraverso questa lista, l’organismo comunitario punta a evitare la realizzazione di progetti in grado di generare effetti positivi per uno dei punti elencati, ma che possano potenzialmente mettere in pericolo l’impatto ambientale nel suo complesso.

Tutte le azioni dovranno così rispettare le priorità della Commissione, assicurando una piena transizione ecologica che mira a far diventare l’Europa la prima area politico-economica del mondo a emissioni zero.

Sostenibilità ambientale di tutti i progetti

In quest’ottica, ad esempio, non sono ammessi in linea generale investimenti nel settore della produzione energetica attraverso i combustibili fossili e delle relative infrastrutture.

Tuttavia, sono previste eccezioni limitate da valutare caso per caso per progetti di estrazione di gas naturale per la sostituzione di carbone e petrolio, permettendo la riduzione delle emissioni di gas serra.

In circostanze del genere, i Paesi dovranno dimostrare che tali investimenti non danneggino in modo significativo altri aspetti ambientali, garantendo inoltre che le opere edificate possano passare in futuro all’utilizzo esclusivo di gas verdi.

Infine, viene ribadito come i Governi nazionali abbiano tempo fino ad aprile per presentare il proprio Recovery Plan, il quale dovrà comunque passare al vaglio della stessa Commissione.

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