Dopo l’ultimo monitoraggio Iss si comincia a prospettare l’ipotesi di un ritorno delle prime zone gialle già a Ferragosto. È davvero così?
Riparte il toto colori regioni dopo la pubblicazione del monitoraggio dell’Iss con i dati relativi alla settimana che va dal 12 al 18 luglio 2021. La prima importante notizia è quella per cui aumentano i contagi, ma la corsa del virus - precisamente della variante Delta - sembra rallentare.
Nonostante ciò sembra avvicinarsi di settimana in settimana il momento in cui ci saranno le prime regioni che passeranno in zona gialla. La speranza è che questo passaggio non avvenga durante le vacanze estive e d’altronde i dati attuali ci dicono che per qualche settimana tutta Italia sarà ancora in zona bianca.
Tuttavia, c’è chi comincia a temere per il ferragosto, specialmente in tre regioni dove la situazione negli ospedali è, seppur lentamente, in costante peggioramento.
I contagi aumentano: cosa dice l’ultimo bollettino Covid
Il ritorno in zona gialla vorrebbe dire il ripristino di alcune restrizioni, una su tutte l’obbligo d’indossare la mascherina anche all’aperto (ma in alcuni Comuni è già così).
Ecco perché si guarda costantemente ai dati sui contagi, con la speranza che se proprio il momento in cui ritorneranno le zone gialle deve arrivare che lo faccia il più tardi possibile. Ma cosa dicono i dati sui contagi? Riassumendo, l’ultimo monitoraggio ci dice che:
- la variante Delta, “che corre velocissima”, è dominante anche in Italia (è al 95%);
- 20 regioni, l’unica eccezione è il Molise, sono a rischio moderato;
- indice Rt sale a 1,57;
- incidenza media sale a 58 casi ogni 100 mila abitanti;
- l’occupazione dei posti letto cresce, ma più lentamente rispetto ai contagi.
Ed è proprio su questo ultimo punto che dobbiamo concentrarci visto che è a questo che si guarderà per decidere se e quando una regione passerà in zona gialla. I nuovi parametri ci dicono che la soglia nelle terapie intensive deve superare il 10% di occupazione, 15% se invece si guarda ai reparti ordinari.
Quando queste soglie verranno superate non è dato sapere anche perché dipenderà da come andrà avanti la campagna di vaccinazione. E c’è poi il fattore “sole” da considerare: un nuovo studio pubblicato sullo Scientific reports ci dice che i fotoni UV-b/a hanno un potente effetto virucida sul Sars-Cov-2 e questo sembra finalmente spiegare la teoria per cui in estate il Covid è meno “forte”.
Chi rischia di più la zona gialla?
Non possiamo dunque rispondere alla domanda su quando è possibile il passaggio in zona gialla delle prime regioni: difficile pensare alla data del ferragosto, in quanto i cambi colore avvengono di lunedì e ciò vorrebbe dire che questo passaggio dovrebbe esserci già dal 9 agosto, ipotesi alquanto improbabile. Ma nelle settimane successive potrebbe anche essere.
Possiamo però guardare a quali sono le regioni più a rischio: oggi si tratta di Sicilia, Sardegna e Lazio, le tre regioni con un’incidenza superiore ai 50 casi ogni 100 mila abitanti e più vicine alle soglie di ospedalizzazione individuate dall’ultimo decreto.
Nel dettaglio:
- Nel Lazio c’è stata nelle ultime ore una crescita dell’1% sia dei posti letto nei reparti ordinari che in terapia intensiva. In entrambi siamo al 5%;
- In Sardegna c’è stata una crescita dell’1% nei posti letto in terapia intensiva, dove si è arrivati al 6%. Nei reparti ordinari per adesso non sembrano esserci rischi, in quanto la percentuale di occupazione è rimasta stazionaria al 4%;
- In Sicilia anche la situazione resta stazionaria, con un 4% di posti occupati in terapia intensiva e un 9% nei reparti ordinari.
Sono queste tre, dunque, a doversi preoccupare maggiormente, anche se in realtà se il trend di crescita dovesse restare questo non ci sarebbe da temere un passaggio in zona gialla già in estate. C’è da dire, però, che Sicilia e Sardegna sono anche tra le regioni che hanno vaccinato meno Over 60, e anche questo potrebbe essere un fattore di rischio.
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