Renzi, nessuna conferenza stampa sull’Arabia Saudita

Mario D’Angelo

28/02/2021

Matteo Renzi aveva promesso un conferenza stampa sui suoi rapporti con l’Arabia Saudita, al centro delle polemiche per l’omicidio di Jamal Khashoggi.

Renzi, nessuna conferenza stampa sull’Arabia Saudita

Durante la crisi di Governo avviata da lui stesso, era apparso online un video in cui Matteo Renzi intervistava il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, in cui il senatore fiorentino parlava di Riyadh come della culla del nuovo Rinascimento.

Le parole dell’ex premier erano state giudicate da più parti inopportune, per via delle questioni sui diritti umani non garantiti da Paese mediorientale, in particolare quelli delle donne e sulla libertà d’espressione.

Il leader di Italia Viva aveva rimandato a dopo la crisi la discussione sui suoi rapporti con Riyadh, promettendo una conferenza stampa. Che però non è mai arrivata.

Renzi, nessuna conferenza stampa sull’Arabia Saudita

Non ci sarà una conferenza stampa di Matteo Renzi sui suoi rapporti con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, che l’ex premier aveva definito la culla del nuovo Rinascimento e che, oggi, l’intelligence USA accusa di aver commissionato l’omicidio del giornalista Jamak Khashoggi.

L’accusa non è neanche tanto nuova: già da oltre due anni aleggiavano pesanti sospetti.

Prendo l’impegno di discutere con tutti i giornalisti in conferenza stampa dei miei incarichi internazionali, delle mie idee sull’Arabia Saudita, di tutto. Ma lo facciamo la settimana dopo la fine della crisi di governo”, aveva detto Renzi.

La crisi è conclusa, il Governo è insediato, ma la conferenza non è mai arrivata. E intanto il la posizione dell’Arabia Saudita è diventata più sinistra, dopo il report dell’intelligence USA che mette nero su bianco il coinvolgimento diretto del principe ereditario bin Salman nell’omicidio del giornalista Khashoggi, fatto a pezzi nell’ambasciata saudita a Istanbul.

La conferenza non è mai arrivata, ma Renzi ha comunque risposto a delle domande: Quelle che si è fatto lui stesso nella sua newsletter, in cui rivendica anche i compensi ricevuti. “Tu, Matteo Renzi, svolgi attività stile conferenze o partecipazione ad advisory board o attività culturali o incarichi di docente presso università fuori dall’Italia?”, recita una delle domande. “Risposta: Sì. Svolgo attività previste dalla legge ricevendo un compenso sul quale pago le tasse in Italia”.

Il senatore di Rignano sull’Arno afferma essere “giusto e anche necessario” mantenere i rapporti con il regno saudita, che è “baluardo contro l’estremismo islamico e uno dei principali alleati dell’Occidente da decenni”.

Gli ex alleati di Renzi, intanto, continuano a chiedere un chiarimento, che non sarebbe solo una questione di opportunità ma di «interesse nazionale».

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