Molte regioni italiane strappano col Governo e spingono per riaprire bar, negozi, parrucchieri prima del 18 maggio o del 1° giugno. Ecco dove sono previste le riaperture anticipate.
Fase 2 a scaglioni in Italia: continua il braccio di ferro tra Regioni e Palazzo Chigi sulle riaperture e le concessioni di libertà ai cittadini.
Molte Regioni hanno deciso di non seguire il calendario indicato dal Governo e di autorizzare riaperture anticipate. La Calabria ha concesso la riapertura dei bar con servizio al tavolo già dal 30 aprile, decisione contro cui il governo ha fatto ricorso (accolto dal Tar). Ma anche altre regioni, come Veneto, Liguria, Sardegna, Friuli e Sicilia si sono mosse in anticipo consentendo spostamenti e ripresa di molte attività commerciali rispetto alla data del 18 maggio. Così al momento il quadro appare molto confuso.
Riapertura negozi 11 maggio: ecco dove
La prima ad autorizzare la riapertura dei negozi è stata la Provincia Autonoma di Bolzano l’8 maggio. L’11 maggio è il turno di bar, ristoranti, musei e parrucchieri. Anche in Sardegna da oggi 11 maggio possono riaprire centri estetici, parrucchieri e negozi di tatuaggi, così come negozi di abbigliamento, scarpe, profumerie e gioiellerie. Riaprono i negozi l’11 maggio anche in Friuli Venezia Giulia. Il governatore della Regione Massimiliano Fedriga, che in un’intervista a Radio Capital ha detto: la proposta delle regioni era di ipotizzare da oggi una riapertura del commercio al dettaglio e dal 18 invece le altre attività (bar e ristoranti, ndr), ma che a una richiesta ufficiale il governo non ha dato nemmeno una risposta".
Riaperture: il calendario delle Regioni
In Valle D’Aosta è permesso andare nelle seconde case se si trovano all’interno della regione, e possono riaprire gli agriturismi. In Liguria si intende far riaprire parrucchieri, estetisti, bar e ristoranti il 18 maggio (e non il 1° giugno).
In Emilia Romagna il governatore Bonaccini ha più volte auspicato una rapida riapertura delle attività, ma condividendo con il Governo l’idea di una ripartenza unificata. Alcuni sindaci, però, hanno deciso in autonomia: a Ferrara, per esempio, dall’11 maggio riaprono i negozi non alimentari.
Il calendario riaperture in Umbria, secondo la proposta del presidente Tesei, prevede la riapertura dei negozi al dettaglio e dei parrucchieri l’11 maggio; bar e ristoranti dal 18 maggio, e il 25 maggio centri estetici, tatuaggi e massaggi. Il 1 giugno riaprirebbero agriturismi, bed & breakfast e campeggi, mentre l’8 giugno riprenderebbero la loro attività gli ambulanti. Al momento, però, nulla è deciso.
Per quanto riguarda le riaperture nella Regione Lazio, si è optato per la strada della cautela, ossia per la valutazione in base ai contagi. A Roma e nella regione, quindi, bar, ristoranti, parrucchieri dovranno aspettare ancora un po’, almeno il 18 maggio, prima di poter alzare la saracinesca.
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