Riaperture, il Governo non ha una data. Speranza: “Non possiamo suscitare illusioni”

Alessandro Cipolla

02/04/2021

Il ministro Roberto Speranza intervistato dal Corriere ha ammesso che ancora non c’è una data in Italia per le riaperture: “Non possiamo suscitare illusioni che finiscono per rivelarsi un boomerang”.

Riaperture, il Governo non ha una data. Speranza: “Non possiamo suscitare illusioni”

In Italia ancora non è dato sapere quando ci saranno le riaperture. Non si è nascosto il ministro alla Salute Roberto Speranza durante un’intervista al Corriere della Sera, che arriva dopo l‘approvazione da parte del CdM del nuovo decreto anti-Covid.

Visto l’impianto rigorista del decreto, che va a prorogare fino al 30 aprile le attuali misure restrittive escludendo ipotesi di zone gialle a meno di decisioni da parte del CdM, si è parlato di una sconfitta per Salvini con la linea dettata da Speranza che ha ottenuto l’appoggio decisivo del Presidente Draghi.

Le serrande così continueranno a essere abbassate fino al 30 aprile per tutte quelle attività che possono aprire soltanto in zona gialla. Preso atto della scelta del Governo, logico a questo punto chiedersi quando inizieranno a esserci le riaperture.

Nonostante l’ipotesi del 15 maggio ipotizzata dall’intervistatore, Speranza ha fatto intendere che al momento non si starebbe ragionando su alcuna data, annunciando soltanto che nelle riaperture “ci vorrà molta gradualità”.

Speranza e la data per le riaperture

Se nel Regno Unito il primo ministro Boris Johnson da tempo ha stilato un preciso cronoprogramma in quattro fasi per tornare, a fine giugno, a una sostanziale normalità, in Italia nulla di tutto questo appare all’orizzonte.

Il nostro problema non sono tanto i contagi, che purtroppo stando all’ultimo bollettino continuano a essere alti così come i morti, ma la campagna vaccinale che stenta a decollare nonostante gli strombazzi di un imminente “cambio di passo”.

Il sentore è che, fino a quando il nostro Governo non avrà la certezza di poter accelerare sui vaccini, la parola d’ordine resterà prudenza. In questo scenario, non appare scontato che passato il 30 aprile ci possano essere le riaperture.

Dobbiamo dire la verità, non possiamo suscitare illusioni che finiscono per rivelarsi un boomerang - ha spiegato Roberto Speranza al Corriere in merito a una possibile data per le riaperture - Io però sono ottimista, grazie ai sacrifici di queste settimane e all’accelerazione della campagna di vaccinazione, già nella seconda parte della primavera vedremo risultati incoraggianti e staremo meglio”.

Il ministro poi ha spiegato che “in questo momento parlare di area gialla è sbagliato perché i nostri scienziati ritengono non sia sufficiente a contenere il contagio con questo livello di vaccinazione”.

Con il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri che intervenuto sulle frequenze di Radio Cusano Campus ha parlato di “prospettare anche delle riaperture nel mese di maggio”, appare chiaro che il Governo ancora non ha un piano a riguardo: fino a quando non inizierà ad arrivare in Italia una quantità accettabile di vaccini, appare difficile aspettarsi grandi novità.

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