Possibile ribasso nel mercato azionario in futuro: anali, scenari futuri e conseguenze per l’asset allocation in presenza di forte una volatilità nei mercati finanziari.
Dopo la fase di rialzo di settimana scorsa, che ha visto i listini globali recuperare terreno rispetto alla settimana precedente, per questa settimana ci si attende un ribasso di mercato. Quali fattori da monitorare questa settimana e quali conseguenze in termini di asset allocation?
Mercati: cosa monitorare questa settimana
Questa settimana si è aperta con i listini europei in lieve perdita rispetto alla settimana precedente. L’esito non positivo del Recovery Fund le tensioni geopolitiche tra USA e Cina la fanno da padrone.
Da monitorare l’indice di paura nei mercati finanziari da parte degli operatori, che la settimana scorsa ha toccato il punto di minimo da marzo scorso scendendo al di sotto di quota 30,4 punti per poi risalire a 34 punti.
Se il valore del VIX superasse quota 40 il valore futuro di questo indice potrebbe ritornare a quota 44 punti avvicinandosi ai livelli fatti registrare qualche mese fa.
Indice VIX
L’impatto dell’indice VIX sui principali indici di borsa e sulle altre asset class
C’è una relazione negativa tra l’andamento dell’indice VIX e i principali listini globali.
L’incremento dell’indice VIX riduce il valore degli indici di borsa in quanto gli operatori dei mercati finanziari prezzano in maniera negativa i nuovi fattori provenienti sia dalle incertezze geopolitiche a livello globale che le incertezze di natura economica circa le tempistiche e le modalità da prendere per uscire dal periodo di contrazione economica.
In previsione di un valore dell’indice VIX superiore a 40, gli operatori dei mercati finanziari sono cauti in merito all’andamento dell’economia futuro preferendo asset class meno rischiose rispetto ad asset provenienti dal settore azionario nei loro portafogli.
Di conseguenza, il Fear and Greed index previsto per questa settimana potrebbe far segnare un ulteriore peggioramento dopo essere uscito dal territorio Fear ad inizio giugno scorso (il livello Fear si ottiene con un Fear and Greed index al di sotto di 50 punti).
Andamento Fear and Greed index maggio -giugno 2020
Inoltre, l’’incremento dell’indice VIX:
- favorirebbe asset class meno rischiose come l’oro. Un valore dell’indice VIX al di sopra di 30 si associa ad un asset allocation più prudente che avvantaggia asset class del reparto obbligazionario di tipo Investment Grade, asset rifugio come l’oro e asset come i government bond;
- impatta maggiormente sugli indici americani come il Dow Jones rispetto agli indici europei come l’Euro Stoxx. Come conseguenza, l’incremento dell’indice VIX potrebbe causare un lieve apprezzamento della moneta unica rispetto al biglietto verde;
- riduce il prezzo del petrolio. Una maggiore avversione al rischio fa indirizzare le scelte degli investitori verso asset class meno rischiose. Come conseguenza il prezzo dei contratti futures utilizzati per scambiare il petrolio nei mercati finanziari scende.
Questo effetto è tanto maggiore quanto è elevato l’indice di volatilità.
Indice EuroStocxx
Indice Dow Jones
L’oro e il petrolio
L’oro si conferma asset di riserva. Spinto dalla forte incertezza economica si attesta stabilmente sopra i 1.700 dollari l’oncia con la previsione di arrivare in futuro a toccare i 1.800 dollari l’oncia.
Il petrolio, spinto dalla riduzione del lockdown a livello globale e dai tagli della produzione di OPEC+, sta attraversando una fase rialzista sopra quota 40 dollari al barile minacciata sia da una nuova ondata di volatilità nei mercati finanziari - che come lo scorso marzo potrebbe far tornare il suo valore a circa 20 dollari al barile - sia dai nuovi contagi di COVID-19 in Cina e in America latina, che potrebbero comportare nuove misure restrittive sulla mobilità delle persone e sull’operatività delle imprese.
Le valute
Il biglietto verde sta perdendo terreno sulla moneta unica dopo i limitati guadagni della settimana precedente.
L’elevata volatilità nei mercati finanziari penalizza il dollaro USA che sta perdendo nei confronti dell’euro nonostante il recupero nei confronti di sterlina e yen.
Sul lato asiatico, lo yen giapponese sta perdendo sia nei confronti della moneta unica risalendo sopra quota 120 yen per un euro che di dollaro (106 dollari per uno yen).
Il settore azionario globale e emergente
L’incremento della paura dei mercati ha causato un incremento degli scambi durante la settimana scorsa.
Il timore di un futuro recupero dell’indice VIX verso i livello fatto registrare a fine marzo scorso impatta nel comparto azionario.
Nonostante la performance positiva di settimana scorsa ci sono dei segnali indotti dalla media mobile a 200 giorni in merito ai segnali di vendita in area 2.182,69 punti per l’indice MSCI.
Scendendo sotto quella soglia ci sarebbero ulteriori segnali di ribasso come confermato dai segnali provenienti dai leading indicators, ancora nella fase sell signals.
MSCI World Usd (rif. benchmark equity)
La componente azionaria riconducibile ai Paesi emergenti (MSCI Emerging Usd) ha visto segnare un nuovo minimo pari a 961,55 a inizio di settimana per successivamente riprendere quota e oltrepassare la soglia psicologica dei 1.000 punti.
Cosa attenderci in futuro?
Nonostante la fase di borsa positiva iniziata a metà maggio, le persistenti incertezze sul piano geopolitico fanno sì che permanga la paura da parte degli operatori dei mercati finanziari.
La maggiore paura si traduce in un comportamento degli operatori più orientato alla vendita. Come conseguenze ci saranno volumi di scambio maggiori e più elevata volatilità.
Come ulteriore conseguenza i principali listini di borsa globali potrebbero registrare nuovi ribassi controbilanciati da maggiori quote di capitale allocate sia sul comparto obbligazionario societario Investment Grade sia sul comporto obbligazionario governativo.
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