Riforma Lavoro Autonomo: le novità per avvocati, commercialisti e liberi professionisti

Fiammetta Rubini

21/06/2016

Cosa prevede il ddl Lavoro Autonomo e quali sono le novità per i liberi professionisti? Ecco i punti principali del testo per quanto riguarda previdenza, detrazioni fiscali e modalità del lavoro agile.

Riforma Lavoro Autonomo: le novità per avvocati, commercialisti e liberi professionisti

La riforma del Lavoro Autonomo introduce novità per i liberi professionisti. Avvocati, commercialisti, consulenti ecc… a partita IVA vengono equiparati ai dipendenti della Pubblica Amministrazione e vengono definite le modalità del lavoro agile per distinguerlo dal telelavoro.

Oltre a godere di forme di tutela sul fronte previdenza sociale e garanzia nei tempi dei pagamenti, si vedono estesa la deducibilità delle spese di viaggio, soggiorno e corsi di formazione.

Il disegno di legge Lavoro Autonomo, attualmente all’esame del Senato, chiede l’approvazione delle “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” e ha lo scopo di promuovere e incentivare il lavoro agile (o smart working) al fine di incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Tra le principali novità troviamo la possibilità per i liberi professionisti di costituire consorzi e associazioni professionali e di partecipare alle reti miste. Inoltre, nei rapporti tra lavoratore autonomo e Pubblica Amministrazione, è prevista l’applicabilità delle tutele nelle transazioni commerciali tra cui la garanzia delle tempistiche di pagamento.

Gli emendamenti del ddl Lavoro Autonomo chiariscono anche le modalità in cui vengono rimborsate e detratte le spese di partecipazioni a convegni e corsi di aggiornamento, e le forme di assistenza previdenziale.

Ddl Lavoro Autonomo: le novità punto per punto per avvocati, commercialisti ecc...

Ecco di seguito cosa prevede il testo ddl Lavoro Autonomo e quali sono le novità per liberi professionisti e soggetti che scelgono il lavoro agile.

Spese deducibili
Le spese di partecipazione a convegni, congressi e simili o a corsi di aggiornamento professionale, incluse quelle di viaggio e di soggiorno sono deducibili per il 50%.
Sono deducibili integralmente le spese di iscrizione a master e corsi di formazione, aggiornamento professionale e a convegni e congressi, ma entro il limite annuo di 10mila euro.

Entro il tetto di 5000 euro sono deducibili le spese sostenute per i servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’auto-imprenditorialità mirate a sbocchi professionali effettivamente esistenti o appropriati alle condizioni del mercato di lavoro. Sono deducibili anche gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo fornita da forme assicurative o di solidarietà.

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Sportello per il lavoro autonomo
I centri per l’impiego e gli organi accreditati si dotano di uno sportello aperto al pubblico dedicato al lavoro autonomo per la raccolta delle offerte e delle domande di lavoro autonomo, fornisce informazioni ai liberi professionisti e alle aziende riguardo le opportunità lavorative e le procedure per l’avvio di attività autonome o per l’accesso agli appalti pubblici.

Maternità e previdenza
L’indennità di maternità, e quindi l’astensione retribuita dall’attività lavorativa, spetta per i due mesi antecedenti la data del parto e i 3 mesi successivi.
Il congedo parentale è concesso per un periodo di 6 mesi entro i primi 3 anni di vita del bambino.

In caso di malattia o infortunio grave che impedisce lo svolgimento dell’attività lavorativa per più di 60 giorni il versamento dei contributi Inps e Inail e dei premi assicurativi è sospeso per l’intera durata della malattia per un massimo di 2 anni. Trascorso questo periodo, il lavoratore deve versare i contributi e i premi maturati durante il periodo di infortunio in un numero di rate mensili pari a 3 volte i mesi di sospensione dell’attività

Gli iscritti alla gestione separata Inps si vedono riconosciuti i periodi di malattia certificata come conseguenza a trattamenti terapeutici di malattie oncologiche come degenza ospedaliera.

Recesso del rapporto lavorativo
Il rapporto di lavoro tra lavoratore autonomo e committente non viene estinto in caso di gravidanza, malattia o infortunio: la sua esecuzione rimane in sospeso, non si ha diritto al corrispettivo, per un periodo massimo di 150giorni per anno solare.

Scritture contabili
Per i crediti relativi a prestazioni di servizi fatte da imprenditori che esercitano un’attività commerciale e da lavoratori autonomi, anche a persone che non esercitano tale attività, si utilizzeranno scritture contabili.

Lavoro agile: contratto, previdenza, agevolazioni

La riforma Lavoro Autonomo intende promuovere anche il lavoro agile, o smart working. Si tratta di una modalità di esecuzione di lavoro subordinato caratterizzata da flessibilità. Lo scopo è quello di incrementare la produttività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Nel lavoro agile, che va distinto dal telelavoro, la prestazione lavorativa segue queste regole e queste modalità:

  • il lavoro viene svolto in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, e segue orari giornalieri e settimanali previsti dalla legge e dal proprio CCNL;
  • possibilità di utilizzo di strumenti tecnologici per l’attività lavorativa;
  • assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti fuori dall’ufficio;
  • il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e del corretto funzionamento degli strumenti tecnologici usati dal lavoratore;
  • sono previsti incentivi fiscali e bonus eventualmente riconosciuti in relazione alla produttività.

L’accordo sulle modalità di lavoro agile deve essere stipulato in forma scritta, pena la nullità, e deve indicare le forme di esercizio del potere direttivo del datore di lavoro, gli strumenti utilizzati dal lavoratore e i tempi di riposo.

Il contratto può essere a termine o a tempo indeterminato e in quest’ultimo caso il recesso può avvenire con un preavviso non inferiore a 30 giorni. Solo in presenza di un motivo giustificato si può recedere prima della scadenza del termine o senza preavviso.

Chi sceglie lo smart working ha diritto a ricevere lo stesso trattamento economico e normativo dei colleghi che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’azienda, e a una copertura assicurativa obbligatoria per gli infortuni e le malattie professionali.

Infine, i contratti collettivi possono prevedere alcuni incentivi fiscali e contributivi in relazione a incrementi di produttività, qualità ed efficienza del lavoro per le imprese e i lavoratori che intendono utilizzare la modalità di lavoro agile.

Per saperne di più potete leggere il testo integrale originale del ddl Lavoro Autonomo che trovate qui di seguito.

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