Ristoranti aperti a cena in zona gialla e a pranzo in zona arancione: l’ok del CTS

Martino Grassi

05/02/2021

Dal 5 marzo potrebbero riaprire i ristoranti a cena nella zona gialla e a pranzo nella zona arancione. Adesso la decisione passa nelle mani del governo.

Ristoranti aperti a cena in zona gialla e a pranzo in zona arancione: l’ok del CTS

Ristoranti aperti anche a cena nelle zone gialle e a pranzo nelle zone arancioni, seppur con delle restrizioni. È lo scenario che potrebbe prospettarsi dal 5 marzo, il giorno in cui decadrà l’ultimo DPCM firmato dal presidente uscente Giuseppe Conte. Il Comitato Tecnico Scientifico ha aperto un piccolo spiraglio su un possibile allentamento delle maglie, ma la decisione finale sarà presa dal governo.

A premere su una riapertura sono soprattutto le Regioni e proprio per questo motivo il ministero per lo Sviluppo Economico ha posto il quesito al CTS. Sul tavolo degli esperti è dunque arrivato il protocollo dei gestori dei locali pubblici, che dovranno aggiornare le norme in base ai suggerimenti dei tecnici.

Ristoranti aperti a cena in zona gialla e a pranzo in zona arancione

L’ultimo DPCM del governo scadrà il 5 marzo, ma a partire dalla metà del mese di febbraio inizieranno a cadere alcune restrizioni: riaprono gli impianti sciistici e potrebbero essere consentiti di nuovo gli spostamenti tra le regioni della zona gialla. Il Comitato Tecnico Scientifico, che continua a monitorare la situazione epidemica nel nostro Paese, ha già anticipato quale potrebbe essere la nuova mossa del governo.

In sostanza, ha dato il via libera all’apertura serale a cena per i ristornati nella zona gialla, e a pranzo in zona arancione, purché vengano rispettate delle precise norme, infatti “deve rimanere alta l’attenzione per il rischio di Covid 19”. La decisione finale tuttavia spetterà a Palazzo Chigi.
A partire dalla prossima settimana sarà analizzato il documento finale e alla fine del mese sarà presa la decisione. Durante i primi giorni del prossimo mese infatti si dovranno elaborare i contenuti del nuovo DPCM.

Le regole per la riapertura dei ristoranti e dei bar

Anche se il CTS ha dato il suo lasciapassare per un allentamento delle norme che riguardano i bar e ristoranti, questo non deve essere inteso come un libera tutti, infatti continueranno ad essere in vigore delle regole molto rigide. Nelle specifico il CTS continua a ribadire la necessità di indossare le mascherine e il rispetto del distanziamento di almeno un metro tra i tavoli e nei luoghi di passaggio.

Rimarrà anche l’obbligo del numero massimo di persone allo stesso tavolo, fissato a quattro se non si tratta di conviventi. I ristoratori dovranno anche esporre all’esterno un cartello su cui dovranno indicare il numero massimo di capienza del locale. Ovviamente, l’apertura di queste attività sarà permessa entro i limiti imposti dal coprifuoco, che al momento scatta alle 22.00.

Per quanto riguarda i bar, durante il servizio al banco si dovrà continuare a far rispettare la distanza di almeno un metro fra le persone, in modo tale che non si formino file e assembramenti. Continuano ad essere vietati i buffet, mentre le carte da gioco e i giornali continuano ad essere sconsigliati.

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