I risultati del sondaggio di Money.it sulla ripresa o meno del campionato di calcio: per la netta maggioranza dei lettori sarebbe sbagliato permettere la ripartenza della Serie A.
Parlano chiaro i risultati del sondaggio sulla ripresa o meno del campionato di calcio: nonostante nelle ultime ore sembrerebbe che sia più vicina un’intesa sul protocollo sanitario, oltre alle immancabili voci di una riforma dei campionati, la netta maggioranza dei lettori di Money.it sarebbe contraria a permettere la ripartenza della Serie A.
Una sorta di maggioranza quasi bulgara, ben il 65% dei rispondenti, che si è dichiarata sfavorevole alla ripresa del campionato facendo intendere come in questo momento, nonostante che la nostra sia una nazione che vive di calcio, il pallone sia in fondo ai pensieri degli italiani.
Il calcio italiano del resto in questo momento si trova di fronte a un bivio. Se da una parte i dilettanti hanno già alzato bandiera bianca, mentre Serie C e Serie B a breve potrebbero fare lo stesso, la Serie A vuole cercare a tutti i costi di ripartire anche per non andare incontro a un autentico disastro economico.
A riguardo la polemica con il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è molto dura. Il governo ha autorizzato l’inizio degli allenamenti individuali a partire dallo scorso 4 maggio, quelli in gruppo invece dovrebbero riprendere il 18, ma prima di dare il proprio via libera alla ripresa del campionato pretende che la Serie A trovi un’intesa con il Comitato tecnico scientifico in merito al protocollo sanitario da dover seguire.
Il primo che è stato realizzato dalla Figc è stato ritenuto insufficiente dal Cts: le criticità maggiori riguardano i tamponi e i test da effettuare a calciatori e staff e cosa fare nel caso di una o più positività riscontrate, ma in ballo ci sarebbe anche una sorta di scudo penale verso le società.
In attesa del decreto Maggio che dovrebbe contenere delle linee guida anche per quanto riguardo il calcio e lo sport in generale, i risultati del sondaggio che ricordiamo non ha valenza scientifica ma soltanto indicativa visto che non è realizzato a campione, hanno fatto intendere come il parere dei lettori è quello di una contrarietà al ritorno in campo.
Un sondaggio sulla ripresa della Serie A
Il calcio in Italia non è uno sport come tutti gli altri. Oltre a essere seguito in maniera quasi maniacale da milioni di tifosi, è un’industria capace di garantire migliaia di posti di lavoro e un gettito fiscale non indifferente per lo Stato.
Vincenzo Spadafora però da giorni ripete come lui sia il ministro dello sport e non del calcio, con il pentastellato che si è detto disposto ad ascoltare le proposte della Serie A per una ripartenza senza però fare alcuno sconto sulle questioni sanitarie.
Il nodo è tutto qui: senza un protocollo sanitario dettagliato e applicabile, il governo non autorizzerà la ripresa del campionato nelle prossime settimane trattando il calcio alla stregua delle altre aziende.
La Figc da giorni è in stretto contatto con il Comitato tecnico scientifico per stilare un dossier condiviso, ma prima c’è da compattare il fronte interno visto che ci sono diverse società, Brescia in testa, poco propense a tornare in campo.
Il tempo a disposizione però è sempre meno: per poter riuscire a terminare la stagione entro il 3 agosto, termine questo imposto dalla Uefa, le squadre dovranno tornare ad allenarsi in gruppo il prossimo 18 maggio per poter così riprendere a metà giugno, iniziando con ogni probabilità dal ritorno delle semifinali di Coppa Italia.
Se però la Serie A non presenterà un protocollo unitario con all’interno precise garanzie sanitarie, a quel punto il governo non potrà fare altro che decretare la sospensione dei campionati così come avvenuto in Francia.
In Germania invece grazie a un piano specifico messo a punto con il governo, la Bundesliga ha ottenuto il disco verde da parte della Merkel nonostante i diversi casi di positività riscontrati durante i test eseguiti.
Quello che in Italia invece viene detto tra le righe, è che la Serie A dove il debito totale dei club supera i 2 miliardi ha un bisogno disperato di ripartire per non rischiare il collasso, ma il governo non appare intenzionato a fare sconti in materia di sicurezza sanitaria.
Alla luce dei risultati del sondaggio, appare evidente come i lettori di Money.it non siano favorevoli a una ripartenza della Serie A visto il momento ancora di grave difficoltà in cui versa il Paese a causa del coronavirus.
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