Ennesima polemica tra il leader della Lega Matteo Salvini e Virginia Raggi. Motivo del battibecco: la colata di asfalto per il “rifacimento” della pista ciclabile. “Uno scempio”, afferma Salvini e la Raggi risponde.
Matteo Salvini non è nuovo ai battibecchi con Virginia Raggi. Lo scorso dicembre aveva attaccato la sindaca Raggi con parole offensive: “Questa è proprio scema poverina”.
Oggi è tornato all’attacco, esplodendo in un commento via Twitter sulle condizioni della pista ciclabile lungo la riva del Tevere.
L’allungamento della pista ciclabile era stato annunciato da Virginia Raggi, sindaca di Roma, lo scorso anno, in vista della riapertura dopo il primo lockdown. Un ottimo risultato per Virginia Raggi quello ottenuto con la promessa di mobilità sostenibile e le scelte green dopo un anno di errori e critiche.
I risultati però sono sempre sotto le aspettative, tanto per il bike sharing (le biciclette sono state gettate nei cassonetti, rovinate e rubate) e le piste ciclabili sono risultate di bassa qualità.
Dopo la critica dei ciclisti sulla qualità del percorso, attraversato da dossi e canali di scolo, arriva un ulteriore critica.
Roma green: sogno insostenibile per la mobilità sostenibile
Virginia Raggi non è nuova a iniziative green nella capitale, che le hanno fatto ottenere il plauso da parte dei romani e della politica. Ma oltre l’iniziativa lodevole, poco è stato fatto. Il grande problema di queste iniziative sono i risultati. Se per il car sharing non ci sono molte critiche, la versione sostenibile e green di bike sharing è stata sommersa di polemiche.
Sono state trovate biciclette del servizio di sharing dentro al Tevere, gettate nei cassonetti o semplicemente distrutte per vandalismo. Il problema poteva essere la mancanza di una pista ciclabile completa? Deve averci pensato Virginia Raggi quando ha annunciato l’allungamento della pista ciclabile lo scorso anno. L’attesa era palpabile: da tempo i ciclisti lamentano l’interruzione della corsia ciclabile in punti strategici ed era un lavoro a lungo richiesto e atteso.
Ma anche questo progetto non ha fatto altro che portare critiche: la pista ciclabile era raffazzonata, storta e pericolosa per via di ostacoli come dossi, crepe, arbusti e sistemi di scolo. Come sistemare il danno è presto detto: una colata di asfalto e via.
Non è un bel vedere la colata di asfalto posta sul lungotevere per segnalare la pista ciclabile. Anzi, per essere onesti, è un vero pugno nell’occhio. Il problema è la mancata rifinitura dei bordi, che danno alla strada un aspetto irregolare. Anche il contrasto tra la pavimentazione chiara, tipica del lungotevere e il nero dell’asfalto cancellano tutto il romanticismo di una passeggiata in bicicletta a Roma.
Botta e risposta tra Salvini e Raggi per la colata di asfalto lungo il Tevere
Così Salvini tuona e torna all’attacco contro Virginia Raggi. I due non sono nuovi a battibecchi, scatenati sempre da Matteo Salvini contro la sindaca. Per l’occasione Salvini ha postato delle foto su Twitter che ritraggono la famosa ’colata di catrame’ e ha commentato: “Ennesimo oltraggio della Raggi ai romani, stavolta lungo il Tevere. Ma si può?!?”, con la punteggiatura da momento importante.
Non si sono fatte attendere le parole di risposta di Virginia Raggi, che ha ribadito come Matteo Salvini sia solo un “chiacchierone” che fomenta la falsa informazione.
Sempre utilizzando Twitter Raggi ha commentato:
Come sempre parli senza sapere nulla. Non si tratta di nuova colata d’asfalto sui sanpietrini ma del rifacimento del vecchio manto che risale a più di 15 anni fa. Ora rifaremo anche la segnaletica. Ci tocca spiegarti tutto.
Salvini ha però incassato la vittoria nello scambio di tweet, ottenendo molte risposte, ricondivisioni e cuori che segnalano come i romani (o chi li ha voluti sostenere) si meritino una pista ciclabile migliore.
Per Virginia Raggi sono critiche, insulti e inviti a farsi da parte da parte degli utenti e dei politici delle restanti forze politiche di maggioranza.
La Lega attacca su diversi fronti, anche con le parole del consigliere capitolino, Davide Bordoni:
Colata di asfalto sul lungotevere, la sindaca ha fretta di fare rattoppi per chiamarli lavori?.
Mentre Carlo Calenda dedica persino una «poesia» alla sindaca:
Una mattina la Sindaca di Roma si svegliò corrucciata e chiese al pittore di corte Calabrese:
’Come possiamo ulteriormente deturpare questa città ingrata?’.
’Mia sindaca, rispose il pittore, abbiamo fatto tutto il possibile per punire i romani: sporcizia, traffico, declino. Abbiamo rinunciato alle Olimpiadi e cancellato il Colosseo per far capire ai romani quanto indegni essi siano’.
’Non mi basta!’.
’Potremmo, o magnifica sindaca, buttare una colata d’asfalto sul Tevere?’
’Ecco si mio diletto così va bene, procedi’, e così fu’.
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