Salvini risponde alle critiche della Meloni affermando che l’opposizione avrebbe i numeri per fare un ribaltone “in Parlamento ci sono molti che vorrebbero dare una mano a un governo di centrodestra”, ma l’operazione potrebbe riuscire soltanto facendo shopping nel Movimento 5 Stelle.
Matteo Salvini confida di poter tornare al più presto al governo ma non tramite le urne, un voto in piena pandemia sarebbe molto complicato, ma con una sorta di crisi del Papeete al contrario.
Negli ultimi giorni il leader della Lega ha mandato dei segnali di responsabilità al governo, circostanza che ha fatto innervosire non poco Giorgia Meloni “mi interessa capire se davvero Salvini considera possibile in questa legislatura tornare con i 5 Stelle o fare un governo con il PD”.
Del resto cercare di entrare in qualche modo nella governance che gestirà i 209 miliardi in arrivo con il Recovery Fund è una prospettiva che ingolosisce a molti, vedi i recenti ammiccamenti anche da parte di Forza Italia.
Intervenuto a L’aria di domenica, Matteo Salvini ha però voluto specificare che non sarebbe sua intenzione “fare un governo con Conte, il PD o i 5 Stelle”, ma soltanto “aiutare il Paese in un momento di grande difficoltà”.
La nuova maggioranza di Salvini
Considerando la pandemia in corso e la più grande campagna di vaccinazione mai fatta in Italia pronta a partire, il segretario della Lega si è detto scettico sulla possibilità di elezioni anticipate a gennaio o febbraio.
Al tempo stesso però, Salvini durante il programma televisivo ha spiegato “come centrodestra credo che abbiamo la responsabilità di offrire un’alternativa al Parlamento e agli italiani a questo governo”.
“In Parlamento ci sono molti stanchi delle promesse, delle chiacchiere e dei litigi dell’attuale governo - ha poi aggiunto l’ex ministro - Persone che potrebbero dare volentieri una mano a un governo di centrodestra fondato sulla libertà”.
In sostanza per Matteo Salvini non sarebbe impensabile che a breve in Parlamento si possa verificare un clamoroso ribaltone: un nuovo governo di centrodestra sostenuto da alcuni scontenti facenti parte dell’attuale maggioranza.
Il Movimento 5 Stelle si spacca?
Logico pensare che questo ipotetico scenario sarebbe possibile soltanto grazie a una spaccatura del Movimento 5 Stelle, con i pentastellati che stanno continuando a perdere i pezzi visti gli ultimi quattro addii alla Camera.
Già nel recente voto sulla ratifica della riforma del MES, diversi parlamentari 5 Stelle hanno votato in maniera contraria e altrettanti si sono allineati alla linea del partito obtorto collo, con i giallorossi che si sono salvati al Senato grazie anche ad alcune assenze strategiche.
Nonostante a inizio legislatura Matteo Salvini avesse sempre condannato una possibile maggioranza di centrodestra grazie a uno shopping nei 5 Stelle, adesso il leghista potrebbe aver cambiato idea.
Di certo un ribaltone del genere non potrà però nascere dall’oggi al domani, così come ci sarebbe da vedere il parere del Colle, ma la gestione del Recovery Fund sta scatenando l’attivismo dei partiti.
Tutti in un modo o nell’altro vorrebbero avere peso nella partita con il termine più in voga che è responsabilità, il tutto mentre l’Italia è diventato il Paese con il più alto numero per Covid e la prospettiva di una terza ondata si fa sempre più tristemente probabile.
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