Matteo Salvini torna a chiedere che vengano reintrodotte le Province: “Ora è un ente monco, non ha avuto senso cancellarle senza dare una soluzione”.
“Ci ragioneremo”. Così Matteo Salvini ha voluto concludere un suo intervento in favore del ripristino delle Province così come in Italia, prima della riforma Delrio del 2014, erano sempre state.
Non è la prima volta che Salvini insiste sulla reintroduzione delle Province che al momento per il vicepremier “non sono né carne né pesce”. Resta da capire ora come sarà la reazione del Movimento 5 Stelle, che ha da sempre bollato l’ente come inutile, con l’argomento che comunque non è inserito nel contratto di governo.
Salvini rivuole le Province
Oltre all’istituzione di nove città metropolitane (Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari e Reggio Calabria) alle quali si deve aggiungere Roma Capitale, la riforma del 2014 ha stabilito che le Province siano enti di secondo livello.
Al momento infatti il presidente provinciale deve essere uno dei sindaci del territorio, eletto attraverso un voto ponderato riservato a sindaci e consiglieri comunali della provincia con l’incarico che dura quattro anni.
Il presidente così come il consiglio provinciale svolge l’incarico a titolo gratuito, con la Provincia che ha mantenuto alcuni poteri territoriali (edilizia scolastica, ambiente e trasporti) ma di fatto si è vista di molto svuotare il proprio bilancio.
In teoria questo declassamento doveva essere soltanto il primo step di un addio definitivo, che sarebbe entrato in vigore con la riforma costituzionale che però è stata bocciata dagli italiani con il Referendum del 4 dicembre 2016.
Adesso quindi le Province continuano a esistere in una sorta di limbo che però non piace a Matteo Salvini. Il leader della Lega infatti sta pensando a una reintroduzione delle Province così come erano prima della riforma Delrio.
“Bisogna avere il coraggio, la forza e la buona volontà di rivedere un impianto istituzionale che è monco, perché ora è all’italiana - ha commentato Salvini - Le Province sono un ente che fa e non fa, non ha soldi per operare, non ha avuto senso cancellarle senza dare una soluzione”.
Per il vicepremier “ci sono piccoli comuni che, tolto il sostegno delle province, restano abbandonati in una valle”, tanto che promette che “ci ragioneremo” in merito a un eventuale ripristino.
Anche prima del 2014, il Movimento 5 Stelle non aveva mai presentato proprie liste alle provinciali: per i pentastellati infatti la Provincia era uno dei simboli di quegli enti inutili e fonte di sprechi.
Vedremo dunque se all’interno del “governo del cambiamento” verrà portato avanti questo discorso sulle Province. Se da un lato Salvini da tempo spinge sull’argomento, dall’altro ci sono i pentastellati molto più freddi in merito a un eventuale ripristino.
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