Da Square a Tencent, i colossi tech mondiali investono nell’app di pagamenti made in Italy. Ora Satispay punta all’espansione nei mercati europei.
Satispay, l’innovativa fintech italiana leader nei pagamenti mobile, ha annunciato un aumento di capitale di 93 milioni di euro tramite un round di finanziamenti di serie C che sosterrà l’espansione della società in Europa.
Il round di investimento, finalizzato a una valutazione premoney di 180 milioni di euro, fa volare la valutazione post money di Satispay a 248 milioni di euro.
L’operazione vede coinvolti investitori del calibro di LGT Lightstone, TIM Ventures di Telecom Italia SpA, Tencent (la web company più grande al mondo dietro Google e Amazon e proprietaria di WeChat), e Square Inc, la società di pagamenti di Jack Dorsey, fondatore di Twitter, che ha investito 18 milioni di dollari (pari a circa 15 milioni di euro) per una quota di minoranza in Satispay.
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Satispay cresce in Italia e all’estero
Con 1,3 milioni di utenti e 130mila punti vendita convenzionati, Satispay è il più grande fornitore di servizi di pagamento mobile in Italia. Non a caso è anche l’unica azienda italiana tra le Fintech 250 di CB Insights, la classifica mondiale delle fintech più a rapida crescita.
L’obiettivo della società, fondata nel 2013 da Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta, è diventare leader del settore in Europa, dove sta già piantando bandiera in Germania, Francia e Lussemburgo.
Come altre società del settore, Satispay non è stata penalizzata dalla pandemia, tutt’altro. L’azienda ha registrando un aumento delle transazioni del 78% nei primi dieci mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, pari a 400 milioni di euro.
Satispay consente di pagare via smartphone nei negozi fisici, online e di trasferire denaro ad altri utenti o al conto corrente, di pagare bollo auto, ricariche telefoniche e fare versamenti alla Pubblica amministrazione, senza costi e fornendo solo il proprio Iban.
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Vola il fintech italiano in Europa
L’aumento di capitale di Satispay giunge in un periodo di notizie importanti per il fintech italiano ed europeo. Solo per citare i casi più eclatanti, quest’autunno la paytech italiana Nexi ha chiuso due accordi strategici, con SIA e con Nets, per una maxi fusione che porterà alla nascita del maggior gruppo europeo nel settore dei pagamenti digitali.
Ma anche altre big company non vogliono perdere l’occasione di prendersi una fetta del mercato. Pensiamo a Enel X, che nell’ultimo mese ha siglato partnership con la startup fintech Tink per integrare l’open banking nella sua offerta, e con SIA, con l’obiettivo di rafforzare la sua posizione nel settore dei pagamenti digitali e dei servizi finanziari.
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