Codice degli Appalti: dopo la crisi sfiorata degli ultimi giorni, Lega e M5s hanno raggiunto una soluzione di compromesso. Ora il testo passa alla Camera.
Il Senato ha approvato il decreto Sblocca cantieri e con esso l’emendamento di compromesso sul Codice degli appalti. Sono stati 142 voti a favore, 94 i contrari e 17 gli astenuti.
Dopo giorni di tensione, arriva finalmente un’intesa tra Lega e Movimento 5 stelle.
Il testo rappresenta un compromesso tra la volontà dei pentastellati di mantenere in vigore il Codice degli Appalti e quella della Lega di sospenderlo per due anni. In pratica, si torna al tetto del 40% per il contratto di subappalto e vengono riscritte le regole dell’Anac (testo allegato).
Sospensione Codice degli Appalti: Lega e M5s raggiungono l’accordo
L’emendamento recante la sospensione biennale del Codice degli Appalti ha fatto sfiorare la crisi di Governo; ma la Lega e il Movimento 5 stelle hanno raggiunto una soluzione di compromesso. Il testo è stato approvato dal Senato della Repubblica; adesso si attende l’esame della Camera.
Si tratta di una sintesi che tiene insieme la volontà di sospendere il Codice della Lega e quella di mantenerlo in vita del Movimento 5 stelle. Torna il tetto del 40% per il contratto di subappalto.
Sblocca cantieri, sospensione del Codice degli appalti per 2 anni: cosa prevede l’emendamento della Lega
Il nuovo articolo 1 del Decreto Sblocca cantieri, cancella le modifiche precedenti al Codice degli appalti. Il testo prevede la sospensione del Codice degli appalti per 2 anni, fino al 31 dicembre 2020.
Così, il partito guidato da Matteo Salvini intende far ripartire l’economia italiana, rilanciando gli investimenti pubblici e facilitando l’apertura di nuovi cantieri per la realizzazione di opere di pubblico interesse.
L’emendamento cancella molte delle rilevanti modifiche al previgente Codice degli appalti:
- l’obbligo di scegliere i commissari tra gli esperti iscritti all’albo istituito dall’Anac;
- l’eliminazione del limite del 30% per il punteggio economico, nell’ipotesi di aggiudicazione di gara con il criterio dell’offerta economica più vantaggiosa;
- il divieto al ricorso all’affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione dei lavori;
- la parte che prevede che il subappalto non possa superare la quota del 30%.
Inoltre, la proposta di modifica blocca per 2 anni l’obbligo per i Comuni non capoluogo di provincia di ricorrere alle stazioni appaltanti centralizzate; cade anche l’obbligo di indicare la terna di subappaltatori in sede di offerta in gare sopra soglia.
Codice degli appalti sospeso: il contenuto dell’emendamento
L’emendamento che sospende il Codice degli appalti e, in parte, riscrive le linee generali del Decreto Sblocca cantieri, ha sicuramente spiazzato l’alleato di Governo 5 stelle, in quanto ribalta, in parte, le modifiche effettuate in precedenza.
In sostanza, fino al 31 dicembre 2020, i subappalti vengono liberalizzati al 100%; si sospende l’obbligo di indicare la terna dei subappaltatori, al momento dell’offerta, per importi superiori alle soglie comunitarie e si elimina il divieto di riserva sui progetti esecutivi in corso di validazione.
Altra novità rilevante investe le soglie di affidamento per i contratti con valore inferiore alle soglie comunitarie: fino alla fine 2020, la soglia di affidamento è 40.000 euro.
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