Scarpe infortunistiche: quando sono obbligatorie?

Redazione Lavoro

03/12/2019

Le scarpe antinfortunistiche sono obbligatorie per la sicurezza dei lavoratori. La responsabilità è del datore di lavoro, ma anche i dipendenti devono seguire delle regole. Vediamo quali sono.

Scarpe infortunistiche: quando sono obbligatorie?

Le scarpe antinfortunistiche sono obbligatorie in alcune professioni in cui può essere a rischio l’incolumità del lavoratore. L’adozione di scarpe antinfortunistiche e di tutte le accortezze del caso è obbligo del datore di lavoro, ma anche una responsabilità del dipendente stesso per la propria salute.

Nel caso in cui il datore di lavoro non adempisse all’obbligo di prevenire gli infortuni sul lavoro adottando tutte le misure di sicurezza, in caso di incidenti la responsabilità ricadrebbe in toto su di lui.

Il lavoratore può chiedere un indennizzo Inail come risarcimento in caso di infortunio anche quando questo sia fortuito.

Il datore di lavoro in ogni caso deve controllare che i suoi dipendenti indossino le scarpe infortunistiche, deve vigilare provvedendo anche ad ammonire comportamenti negligenti.

Essendo responsabilità del datore di lavoro, ma anche del dipendente che deve indossare le scarpe antinfortunistiche, vediamo quali sono gli adempimenti e le conseguenze in caso di mancata adesione alle norme di sicurezza.

Obbligo scarpe infortunistiche: i doveri del datore di lavoro

L’obbligo di far indossare le scarpe antinfortunistiche ai propri dipendenti rientra tra i doveri del datore di lavoro.

Il datore di lavoro deve prima di tutto analizzare i possibili fattori di rischio ed evitare che si verifichino le circostanze che possano causare incidenti. A tal proposito deve stilare un documento di valutazione dei rischi previsto per legge e aggiornarlo periodicamente.

Il documento redatto dal datore di lavoro deve riportare tutte le misure che sono state adottate per la protezione della salute e della sicurezza dei dipendenti ed è per questo supportato da una figura di intervento e di consulenza: il responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

Nel documento di valutazione dei rischi andrebbe inserito anche l’obbligo di indossare le scarpe antinfortunistiche perché potrebbero verificarsi tre condizioni:

  • se l’obbligo non è presente nel documento il lavoratore può richiedere una maggiore tutela anche per vie legali;
  • se l’obbligo di indossare le scarpe antinfortunistiche è inserito nel documento, ma il lavoratore non vi adempie, la responsabilità ricade comunque sul datore di lavoro;
  • se è presente l’obbligo, ma il datore di lavoro non provvede all’acquisto delle scarpe antinfortunistiche è sempre e comunque sua la responsabilità penale.

Ricordiamo che in caso di infortunio il lavoratore può sporgere querela.

Gli adempimenti dei lavoratori per evitare incidenti

Tra gli adempimenti dei lavoratori per ridurre i rischi ed evitare incidenti sul lavoro vi è l’obbligo di indossare le scarpe antinfortunistiche.

A volte però può capitare che il datore di lavoro abbia fornito le misure necessarie per proteggersi, ma siano i dipendenti a venir meno al loro dovere. Ecco che il datore può sottoporre il dipendente inadempiente a procedimento disciplinare.

Se il lavoratore dovesse essere recidivo nell’assumere un comportamento scorretto il datore può procedere anche al licenziamento che resta tuttavia illegittimo nel caso in cui il dipendente non indossi le scarpe antinfortunistiche per una malformazione al piede.

Il lavoratore deve indossare le scarpe antinfortunistiche per tutta la durata dell’orario di lavoro. Inoltre la giurisprudenza stabilisce che anche il tempo impiegato per indossare gli strumenti antinfortunistici devono essere considerati all’interno dell’orario lavorativo e quindi retribuiti. Vediamo ora quali sono le caratteristiche che devono avere le scarpe antinfortunistiche.

Le caratteristiche delle scarpe antinfortunistiche

La normativa europea UNI EN ISO 20345 stabilisce quali debbano essere le caratteristiche che le scarpe antinfortunistiche devono avere classificandole per tipologia.

Esse vengono classificate sulla base di specifici dispositivi di protezione: SB, S1, S1P, S2, S2P, S3, S4, S5.

SB sta per «sicurezza base» e indica le scarpe che hanno i seguenti requisiti:

  • suola antistatica, anti-shock e antiscivolo;
  • pianta resistente agli oli minerali;
  • puntale di sicurezza come protezione da urti e schiacciamento.

Altre tipologie possono presentare:

  • soletta anti-perforazione (S1P, S3, S4, S5);
  • tomaia idrorepellente resistente all’acqua (S3, S5);
  • resistenza all’immersione completa (S4, S5).

Iscriviti a Money.it