Sciopero no green pass 15 ottobre: i settori interessati

Andrea Pastore

13/10/2021

Sale la tensione in vista del 15 ottobre, giorno in cui entrerà in vigore l’obbligo del green pass per i lavoratori. Possibili disordini e scioperi.

Sciopero no green pass 15 ottobre: i settori interessati

Il 15 ottobre potrebbe essere giornata di proteste ma anche di scioperi.

Il giorno fatidico si avvicina. Il 15 ottobre 2021 scatterà l’obbligo di green pass per tutti i lavoratori italiani. Le autorità di pubblica sicurezza sono sempre più preoccupate per la giornata di venerdì, sia il Viminale che i servizi d’intelligence stanno monitorando la questione. Già si sono verificati degli scontri nelle piazze italiane a causa delle crescenti tensioni dopo l’annuncio dell’introduzione del green pass: esempio su tutti è stato l’assedio della sede della Cgil romana.

I settori più critici sono i portuali e i trasportatori. Il portavoce dei lavoratori del porto di Trieste, Stefano Puzzer, ha annunciato:

L’unica apertura che possono avere nei nostri confronti è togliere il green pass. Il blocco di venerdì è confermato, oggi ci saranno sorprese perché non si fermerà solo il porto di Trieste. Anche quello di Genova? Non mi fermerei a quello di Genova, quasi tutti i porti si fermeranno. Stasera ne avremo conferma.

Dalle parole del portavoce tutto sembra essere confermato. Anche i servizi d’intelligence danno un quadro della situazione che non pare essere delle migliori: si stanno monitorando le chat di Telegram e i messaggi scambiati nei gruppi inneggiano allo sciopero generale.

Lo sciopero dei portuali e la circolare del Viminale

Dopo l’annuncio del portavoce dei portuali di Trieste inerente allo sciopero organizzato per venerdì 15 ottobre, c’è il pericolo che anche Gioia Tauro e Genova seguano le indicazioni dei portuali della piccola Vienna sul mare.

I lavoratori portuali del porto di Trieste, rappresentanti dal Clpt, Coordinamento lavoratori portuali Trieste, hanno annunciato che il blocco potrà andare avanti a oltranza se non ci sarà una modifica delle misure.

A Gioia Tauro invece la situazione non è chiara. Fonti sindacali riferiscono che al momento non ci sono segnali di protesta ma, considerato che l’obbligo scatterà tra pochi giorni, non è da escludere che nelle prossime ore l’applicazione della normativa possa suscitare reazioni da parte dei lavoratori.

Infatti, il Viminale ha girato una circolare alle Prefetture italiane con cui indica che i terminalisti e tutti gli altri operatori economici potranno derogare agli obblighi del decreto green pass, permettendo la valutazione in piena autonomia ogni possibile modalità organizzativa ai fini dell’acquisizione del green pass da parte dei dipendenti che ne siano sprovvisti.

La circolare del Ministero dell’Interno
Clicca qui per scaricare la circolare del Ministero dell’Interno

La riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica

Dopo i disordini, gli avvenimenti e gli annunci di questi giorni i servizi segreti hanno lanciato l’allarme di possibili scioperi previsti per il 15 ottobre. Per discutere della questione si sono riunite stamattina le più alte autorità nell’ambito della sicurezza pubblica.

La riunione al Viminale è stata presieduta dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. Con lei, i vertici dell’intelligence e le forze di polizia, presente il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, il prefetto ed il questore di Roma.

Oltre a venerdì 15 ottobre, si è trattato il tema della sicurezza in vista del vertice del G20, dove saranno presenti sia i capi di Stato che di Governo dei paesi coinvolti. Si va verso una stretta sulle manifestazioni per evitare che le cose degenerino. Le forze dell’ordine, con il supporto dell’intelligence, aumenteranno il controllo monitorando le chat dei no green pass e dei no vax presenti su piattaforme come Telegram.

La situazione in Italia risulta essere sempre più tesa. Dopo i fatti di Corso d’Italia e l’annuncio delle associazioni che tutelano gli interessi dei lavoratori tutto sembra essere sul filo del rasoio, una solo mossa sbagliata e potrebbe generarsi il caos.

Iscriviti a Money.it