Sciopero taxi Roma, 22 ottobre 2021: tutte le informazioni utili per muoversi in città

Chiara Esposito

9 Ottobre 2021 - 11:28

Sciopero di categoria contro le autorizzazioni di noleggio con conducente. I tassisti chiedono una riforma e bloccano il traffico di Roma.

Sciopero taxi Roma, 22 ottobre 2021: tutte le informazioni utili per muoversi in città

Una grande manifestazione a Roma, con tanto di corteo, per dire «no» alle autorizzazioni di noleggio con conducente. Il blocco del traffico per i taxi è atteso per fine ottobre.

I tassisti chiedono una riforma della categoria, sempre più a rischio a causa delle mancate tutele dello Stato. Diverse organizzazioni sindacali hanno infatti proclamato un blocco delle attività per denunciale l’illegalità di pratiche che oggi minacciano il lavoro stesso dei conducenti regolari.

Le motivazioni vengono ben espresse e argomentate, si pensa ora a delle possibili attuazioni delle richieste avanzate. La cosa che più preoccupa però è l’immobilismo che si registra rispetto alle problematiche evidenziate già nel lontano 2018 così come l’assenza ingiustificata di nuove regolamentazioni che tutelino i lavoratori italiani dall’ingerenza della concorrenza estera.

Ulteriori dettagli sulle sigle coinvolte nella manifestazione, svolgimento dello sciopero e data e orario del blocco del traffico stesso qui di seguito.

Sciopero taxi: il 22 ottobre la categoria si ferma

Nella carte che certificano lo sciopero la data indicata è quella del prossimo 22 ottobre 2021.

La protesta dei lavoratori durerà dalle ore 0:00 alle ore 23:59 e culminerà con lo svolgimento di una grande manifestazione a Roma che si terrà sotto la sede del ministero dello Sviluppo Economico per poi proseguire presso il ministero dei Trasporti.

A questi ministeri infatti si rivolge la richiesta dei tassisti di nuove normative che disciplinino la loro professione.

Sebbene la sede operativa del corteo sarà quindi la Capitale, lo sciopero indetto è di carattere nazionale e mira a coinvolgere l’intero comparto taxi attraverso l’astensione dal servizio su tutto il territorio italiano.

Le sigle coinvolte e le ragioni dello sciopero

Lo sciopero dei taxi del 22 ottobre 2021 è stato indetto da numerose organizzazioni sindacali. Tra di esse si contano:

  • UGL Taxi;
  • Federtaxi Cisal;
  • USB Taxi;
  • TAM;
  • SATAM;
  • CLAAI;
  • OR.S.A. Taxi;
  • Unimpresa;
  • ATI Taxi;
  • Associazione Tutela Legale;
  • FAST CONFSAL TPLNL.

Le associazioni scendono a manifestare denunciando una situazione definita ormai inaccettabile. I professionisti del settore lamentando infatti di aver cercato, più e più volte, un pacifico confronto con il MIMS per arginare l’utilizzo illegale delle autorizzazioni di NCC nell’ambito del regolare servizio taxi. Dal ministero però non è mai giunta alcuna risposta.

I tassisti altro non auspicano se non la conclusione del processo di riforma del comparto iniziato verso la fine del 2018. I rinvii non sono più ammessi poiché il settore è sotto stress.

I lavoratori italiani sarebbero ulteriormente a rischio a causa di una sentenza emessa lo scorso agosto dal Tar Lazio su cui i ministeri competenti non si sono espressi. La stessa sentenza apriva infatti l’intero comparto del trasporto pubblico non di linea ad operatori stranieri.

Dalle dichiarazioni degli organizzatori emerge questa volontà:

«Occorre approvare rapidamente i necessari decreti ministeriali istituitivi del foglio di servizio elettronico per gli operatori del noleggio da rimessa e del Registro Elettronico Nazionale al fine di contrastare i pesanti fenomeni di abusivismo presenti nel settore».

Necessaria ed urgente anche l’approvazione di una regolamentazione delle piattaforme di intermediazione tecnologica. Quest’ultima dovrebbe essere attuata attraverso uno specifico Dpcm.

La denuncia infatti si rivolge a tutti i grandi gruppi digitali che secondo i futuri manifestanti «mercificano il lavoro, relegando sempre di più gli operatori in un ruolo di subalternità e sudditanza».

L’auspicio è quello di realizzare un concreto cambiamento grazie ad una sola grande mobilitazione di massa. Se anche dopo questa mossa dei sindacati si registrerà poco interesse politico però i disagi per i viaggiatori potrebbero perpetrarsi. In mancanza di aiuti concreti infatti i sindacati minacciano di replicare la protesta del 22 ottobre nel rispetto della normativa che regola gli scioperi, ma in maniera ancor più forte e pressante, fino ad ottenere la visibilità che secondo loro la causa meriterebbe.

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