Citi Group avverte circa il rischio dello scoppio delle varie bolle speculative presenti nei mercati mondiali, ma serviranno almeno 3 rialzi all’inizio della bufera.
Molte bolle speculative presenti sui mercati sono in attesa di scoppiare.
Ma, secondo una nota di Citi Group, il pericolo delle scoppio delle bolle speculative non arriverà fino a che le banche centrali non rialzeranno i tassi di interesse.
La Federal Reserve e la Bank of England sono vicine a rialzare i tassi di interesse dopo lunghi anni a livelli minimi da record nel tentativo di spingere sulla crescita dell’economia. Questo, però, ha creato la nascita e/o lo sviluppo di bolle speculative all’interno del mercato, in attesa ora di scoppiare.
Mentre sono altalenanti le aspettative per un rialzo dei tassi di interesse da parte della banca centrale degli Stati Uniti nel mese di settembre, secondo molti analisti la Bank of England dovrebbe aspettare fino a maggio 2016.
Come spiega Citi Group al Financial Times, i rialzi dei tassi di interesse fanno scoppiare le bolle speculative, ma saranno necessari almeno tre rialzi. Ora è ancora troppo presto per andare contro ai mercati rialzisti.
La bolla più evidente è sui titoli di stato europei, che si è alimentata ancora di più solo l’annuncio dell’accordo per un piano di salvataggio della Grecia con i suoi creditori il mese scorso.
I bond europei sono ben più costosi rispetto ai prezzi storici, soprattutto i BTP italiani e gli OAT francesi, che sono quasi al di sopra dei livelli da bolla speculativa registrati in Giappone prima della stagnazione del 1990.
Anche il mercato azionario statunitense sta assistendo alla crescita di una bolla speculativa, secondo Citi Group, se si eliminano le banche e le società finanziarie in sotto-performance.
I mercati si stanno preparando al rialzo dei tassi di interesse ad opera delle banche centrali degli Stati Uniti - Federal Reserve - e Regno Unito - Bank of England, dopo che sei anni consecutivi di prezzi ultra-bassi hanno creato e gonfiato bolle speculativi sul settore immobiliare e sui prezzi delle azioni e delle obbligazioni.
Ma, conclude Citi, il ritmo graduale degli aumenti dei tassi di interesse dovrebbe impedire lo scoppio nel breve termine.
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