Il ceppo che ha dato origine alla seconda ondata di coronavirus in Europa potrebbe aver avuto origine da un focolaio nato tra i contadini della Spagna.
La seconda ondata che ha colpito l’Europa sembrerebbe che abbia avuto origine da un focolaio nato all’interno di un gruppo di contadini spagnoli e che rapidamente si sia diffuso in modo molto rapido in tutto il Vecchio Continente durante l’estate trasportato dai turisti che rientravano dalle vacanze.
L’analisi, condotta da un gruppo internazionale di scienziati, che hanno seguito il percorso del virus responsabile della pandemia attraverso le sue mutazioni genetiche è stata riportata dal Financial Times e sarà pubblicata il prossimo giovedì,
L’origine della seconda ondata europea
Il team di ricercatori è riuscito ad indiduare una variante del virus identificata come “20A.EU1”. Dal momento che ogni variante ha una sua precisa firma genica è possibile risalire al luogo in cui si è originata. Quella presa in esame nella ricerca è quella che maggiormente si è diffusa in tutta Europa ed è la responsabile della maggior parte dei nuovi contagi e di quasi la totalità di quelli nel Regno Unito.
Ancora non sono state diffuse le caratteristiche di questa particolare variante. Tutti i patogeni sono in grado di modificarsi attuando dei cambiamenti alle lettere che compongono il codice genetico, raggruppandosi in nuove varianti e ceppi. Queste modifiche permettono di definire la storia del virus, non solo a livello temporale, ma anche a livello spaziale. Per quanto riguarda il coronavirus però queste varianti non sembrano però causare delle modifiche rilevabili nella trasmissibilità o nella patogenicità del virus.
Oltre alla 20A.EU1, in Europa si è diffusa anche la D614G, ossia la prima mutazione del coronavirus che ha avuto origine dal ceppo cinese e che si è diffusa principalmente in Italia e in Germania. Da un recente studio pubblicato su Nature, una celebre rivista scientifica, è emerso inoltre che questa mutazione è in grado di aumentare la carica virale nel tratto respiratorio superiore, accrescendo di fatto anche la trasmissibilità.
Il virus è stato trasportato dai turisti
Dalla ricerca emerge ancora che il virus che ha causato la seconda ondata in Europa, nato tra i lavoratori agricoli della Spagna, presenta 6 mutazioni geniche distintive. Secondo quanto riportato nello studio, questa variante è riuscita a diffondersi molto velocemente tra la popolazione locale e poi è stata diffusa in tutto il resto d’Europa dai turisti.
Emma Hodcroft, genetista evoluzionista presso l’Università di Basilea e responsabile dello studio, ha precisato che il “comportamento rischioso dei vacanzieri in Spagna ha contribuito alla diffusione della nuova variante. Dalla diffusione di 20A.EU1, sembra chiaro che le misure di prevenzione del virus in atto spesso non erano sufficienti per fermare la trasmissione delle varianti introdotte quest’estate”.
Attualmente sembra che questa variante sia la causa di almeno 8 casi su 10 nel Regno Unito, dell’80% di quelli spagnoli, del 60% in Irlanda e almeno del 40% di quelli francesi e svizzeri.
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