In Italia è in aumento sia l’incidenza dei contagi sia il tasso di occupazione delle terapie intensive e dell’area medica: da lunedì sette Regioni potrebbero diventare zona gialla e due arancione.
Sette Regioni in zona gialla e due in arancione. Questa è la prospettiva per la prossima settimana visto il peggioramento dei tre principali parametri che determinano il cambio dei colori: incidenza dei contagi, tasso di occupazione delle terapie intensive e quello dell’area medica.
Per il passaggio in zona gialla una Regione deve avere una incidenza dei contagi superiore ai 150 casi per ogni 100.000 abitanti (in Italia la media al momento è di 173), l’occupazione delle terapie intensive superiore al 10% e quella dell’area medica al 15%.
Per la zona arancione invece resta invariata la soglia dei 150 casi per ogni 100.000 abitanti, mentre l’asticella dell’occupazione delle terapie intensive sale al 20% e quella dell’area medica al 30%.
Considerati gli attuali dati in Italia, sono ben nove le Regioni che a partire da lunedì prossimo potrebbero cambiare colore: se alcune situazioni appaiono in bilico, allo stato delle cose sarebbe invece quasi certo il passaggio della Calabria in zona gialla.
Zona gialla e arancione: i possibili cambi di colore
Al momento in Italia tutte le Regioni sono bianche eccezion fatta per Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Bolzano che sono in zona gialla. Per entrambe c’è il rischio di un passaggio in arancione.
Il Friuli Venezia Giulia infatti ha il 16% delle terapie intensive occupate e il 24% di occupazione per quanto riguarda l’area medica. La Provincia Autonoma di Bolzano invece ha i livelli rispettivamente al 17 e al 20%. Di certo la permanenza in zona gialla appare scontata.
Tra le Regioni attualmente in zona bianca la situazione più complessa è quella della Calabria (11% terapie intensive e 16% area medica), con anche la Provincia Autonoma di Trento seriamente a rischio di passare in giallo (13% e 12%).
Sotto osservazione pure il Lazio (11% terapie intensive e 12% area medica), le Marche (12% terapie intensive e 11% area medica), la Lombardia (9% terapie intensive e 13% area medica), la Liguria (12% terapie intensive e 11% area medica) e il Veneto (12% terapie intensive e 12% area medica).
Al contrario le Regioni messe meglio e sicure di restare in bianco sono la Basilicata (0% terapie intensive e 5% area medica), la Puglia (4% terapie intensive e 5% area medica) e la Sardegna (4% terapie intensive e 6% area medica).
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