Nuovi casi di sindrome dell’Avana. L’amministrazione Biden ha messo insieme una task force per fare ricerca sui sintomi e sull’origine. Ma che cos’è la sindrome dell’Avana e chi la causa?
Sono oltre 200 i diplomatici colpiti da quella che viene chiamata la “sindrome dell’Avana”. Da anni sintomi ricorrenti, mal di testa e nausea per citarne due, colpiscono dipendenti delle ambasciate statunitensi in giro per il mondo. All’inizio del 2022 si sono presentati nuovi casi di questa strana e sindrome dell’Avana.
Il nome deriva dalla località nella quale si sono presentati i primi sintomi, cioè Cuba. Nel 2016, nell’ambasciata dell’Avana, i dipendenti hanno segnalato malesseri simili. Altri casi si sono verificati in Cina, Russia, Uzbekistan, Stati Uniti, Colombia. La sindrome dell’Avana è conosciuta anche con il nome di malattia delle spie perché parte delle vittime erano agenti della CIA.
Quella che sembra una teoria del complotto o qualche arma fantascientifica da film sta facendo allarmare l’amministrazione Biden e prima quella Obama e Trump. Il presidente Joe Biden ha voluto la formazione di una task force per capire il fenomeno di neuroguerra che sembra alla base di questi sintomi. Sono emerse ipotesi di autosuggestione e psicosi di massa, ma sono state tutte rigettate.
Sindrome dell’Avana: quali sono le origini e i sintomi
La sindrome dell’Avana è ancora poco conosciuta, tanto dal pubblico di massa quanto dagli esperti che cercano di comprendere i sintomi e la loro origine. La teoria più diffusa è quella che fa risalire i sintomi a qualche tipo di arma capace di sviluppare la tecnologia per alterare la mente umana. Suona bizzarro, ma l’allarme ha raggiunto l’amministrazione Biden e ha coinvolto diversi esperti del settore tecnologico e neurotecnologico.
L’evento più datato che coinvolge tecnologie capaci di causare stordimento e nausea risalgono ai tempi della Guerra fredda. Non sono racconti di fantascienza quindi, sembrano invece essere tentativi di colpire bersagli a distanza. I sintomi delle oltre 200 vittime sono tutti molto simili, in particolare la pressione sulle tempie. Gli altri sintomi sono: nausea, giramenti di testa, disturbi del sonno e della memoria e, in alcuni casi, danni cerebrali permanenti.
Sindrome dell’Avana o guerra hi-tech: chi sta attaccando e come?
Ogni volta che si presentano i sintomi della sindrome dell’Avana viene data la colpa a uno dei “nemici” degli Stati Uniti. Nel 2016 il possibile colpevole era Cuba, poi la Russia e ora la Cina. “Non sappiamo cosa sia accaduto e chi ne sia responsabile”, ha dichiarato l segretario di Stato, Antony Blinken. Ma di una cosa sono certi: è un attacco mirato.
Il colpevole più facile da individuare è la Cina, il Paese che a livello di ricerca tecnologica può arrivare a superare gli Stati Uniti. “La Cina vuole dominare il settore delle neuroscienze: la loro Grande Strategia punta a conquistare il primato mondiale entro il 2030 - ha aggiunto Blinken - Le ricerche aggressive in questo settore rendono possibile che la Cina troverà un modo di militarizzare le neurotecnologie”.
La domanda più importante, secondo l’amministrazione Biden, non è tanto chi, ma come. In che modo avviene l’attacco mirato verso i dipendenti statunitensi? La risposta potrebbe arrivare con la fine degli studi in corso, ma i sospetti ricadono su un’arma a energia diretta.
Con “arma a energiadiretta” si intende un device che impiega laser, impulsi elettromagnetici, onde radio od onde acustiche per stimolare le reazioni del cervello, ma non si escludono tecnologie più avanzate. La causa della “malattia” non è chiara, per questo la spiegazione più plausibile potrebbe essere l’uso di questa nuova tipologia di arma.
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