Smart working: diritto alla disconnessione per i genitori con figli in Dad

Teresa Maddonni

24/03/2021

Smart working: il diritto alla disconnessione per i genitori con figli in didattica a distanza viene riconosciuto in via sperimentale da Autostrade per l’Italia. Vediamo cosa prevede l’accordo sindacale stipulato.

Smart working: diritto alla disconnessione per i genitori con figli in Dad

Con lo smart working viene riconosciuto il diritto alla disconnessione per i genitori con i figli in didattica a distanza, quella che abbiamo imparato a conoscere come Dad.

L’esperimento arriva da Autostrade per l’Italia, che sulla base di un accordo sindacale siglato con i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità, prevede il diritto alla disconnessione per i dipendenti che hanno i figli a casa in didattica a distanza in questa fase della pandemia con le restrizioni imposte dal governo.

L’ultimo Dpcm del governo infatti ha introdotto l’obbligo di chiusura delle scuole fin dagli asili nido. Il decreto Covid in vigore dal 15 marzo invece ha introdotto un bonus baby sitter per autonomi e specifiche categorie di dipendenti e il congedo parentale, misure che tuttavia vengono considerate insufficienti.

Così alcune aziende si stanno organizzando da sé come Autostrade che introduce il diritto alla disconnessione per i dipendenti in smart working con i figli in Dad. Vediamo come funziona.

Smart working: diritto alla disconnessione per i genitori con figli Dad

Con lo smart working i genitori con i figli in didattica a distanza avranno il diritto alla disconnessione riconosciuto grazie all’accordo che Autostrade per l’Italia ha stipulato per i suoi dipendenti.

Nel dettaglio i genitori lavoratori dipendenti di Autostrade in smart working avranno circa un’ora e mezza di diritto alla disconnessione riconosciuto per gestire la famiglia e i figli in didattica a distanza nell’arco temporale che va dalle 8 del mattino alle 13.

Si tratta per il momento di un esperimento: i lavoratori in smart working settimanalmente possono concordare le ore di diritto alla disconnessione per la Dad dei figli, le ore pertanto non dovranno essere recuperate e saranno totalmente a carico dell’azienda.

I genitori con i figli in Dad possono in alcuni casi anche chiedere il diritto alla disconnessione al di fuori della fascia oraria del mattino fissata con l’accordo.

Si tratta come abbiamo detto di un esperimento al termine del quale azienda e sindacati si incontreranno per verificarne l’esito e capire se effettivamente il progetto possa estendersi nel tempo.

La scelta di proseguire poi con il diritto alla disconnessione così inteso per chi è in smart working dipenderà anche dal grado di gradimento dei lavoratori interessati.

In verità il diritto alla disconnessione andrebbe inteso diversamente da quanto pensato nel progetto di Autostrade. Non è un diritto quello alla disconnessione previsto solo per assistere i figli in Dad, ma dovrebbe essere sempre garantito per lavoratori in smart working e non.

Smart working e diritto alla disconnessione

A gennaio il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione sul diritto alla disconnessione in smart working, e non solo.

La Risoluzione approvata definisce così il diritto alla disconnessione:

“il mancato esercizio di attività o comunicazioni lavorative per mezzo di strumenti digitali, direttamente o indirettamente, al di fuori dell’orario di lavoro”.

Il diritto alla disconnessione così non riguarda solo i lavoratori in smart working, ma tutti i lavoratori. Con la Risoluzione approvata il Parlamento UE invita la Commissione europea a elaborare una Direttiva cui dovranno poi adeguarsi tutti gli Stati membri.

La Direttiva quindi, ancora non esistente, dovrà poi essere recepita dai singoli Stati. In Italia il diritto alla disconnessione in smart working è disciplinato dall’articolo 19 della legge n.81/2017, ma che lo rimette all’accordo privato tra datore di lavoro e dipendente, accordo in cui rientra anche la possibilità di svolgere il lavoro in modalità agile; con l’emergenza Covid da un anno si deroga a questa norma e l’accordo per lo smart working non è necessario.

I sindacati da tempo chiedono che il diritto alla disconnessione e quindi anche lo smart working venga ulteriormente regolamentato con i CCNL. L’impegno c’è anche da parte del governo per quanto riguarda la PA per esempio. Tra sperimentazioni e Direttiva UE in arrivo le cose potrebbero presto cambiare per i lavoratori in smart working e non solo.

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