L’ultimo sondaggio politico di Winpoll vede diminuire sensibilmente il vantaggio della Lega: Matteo Salvini deve adesso guardarsi le spalle non solo dal Partito Democratico, ma anche da Giorgia Meloni che ora sarebbe distante solo tre punti percentuali.
L’ultimo sondaggio politico di Winpoll, realizzato per conto del Sole24Ore e diramato lo scorso 24 marzo, con ogni probabilità avrà fatto scattare più di un campanello d’allarme in casa Lega.
Il Carroccio, seppur sempre prima forza politica del Paese, sarebbe in netto calo rispetto alle ultime elezioni europee, con questa sorta di crisi che sembrerebbe essersi accentuata da quando il partito di Matteo Salvini ha deciso di sostenere il nuovo governo Draghi.
Come era prevedibile, il sondaggio evidenzia adesso una netta crescita da parte di Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni che avrebbe iniziato così a “vampirizzare” una Lega che ora è tornata a indossare gli abiti governativi.
Buone notizie anche per il Partito Democratico, che appare rinvigorito dall’arrivo di Enrico Letta al Nazareno, con Azione di Carlo Calenda indicata per un soffio oltre la soglia di sbarramento del 3% che, invece, non sarebbe al momento raggiunta da Matteo Renzi.
Sondaggi politici: Meloni e PD vicini a Salvini
Guardando l’ultimo sondaggio politico di Winpoll, non può che tornare in mente una vecchia regola non scritta all’interno del centrodestra: alle elezioni, il leader del partito più votato sarà poi il Presidente del Consiglio designato dalla coalizione.
Fonte Winpoll
Così è stato a lungo per Silvio Berlusconi, con il testimone passato dopo il voto del 2018 nelle mani di Matteo Salvini. Viste del percentuali snocciolate dal sondaggio, adesso però la leadership dell’ex ministro non appare così scontata.
Fratelli d’Italia infatti sarebbe a soli tre punti percentuali dalla Lega: se il trend dovesse continuare a essere questo, non è difficile immaginare anche in tempi relativamente brevi un clamoroso sorpasso da parte di Giorgia Meloni.
Buone notizie per il Partito Democratico, indicato oltre il 20% dopo che i sondaggi nelle scorse settimane avevano paventato, in coincidenza con le dimissioni di Nicola Zingaretti, un autentico crollo nelle intenzioni di voto.
Sempre nel limbo invece sarebbe il Movimento 5 Stelle, mentre Matteo Renzi a differenza di Carlo Calenda sarebbe sotto la soglia di sbarramento del 3%: se l’asticella con la nuova legge elettorale dovesse essere innalzata al 5%, per Italia Viva la mission potrebbe diventare impossible.
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