In Germania la ripresa economica si presenta altalenante. Il dato di maggio degli ordini industriali ha deluso ogni attesa e mostrato le debolezze della potenza europea.
Germania: brutta sorpresa dai dati aggiornati a maggio sugli ordini industriali.
Le fabbriche tedesche hanno subito il calo più drastico degli ordini dal primo lockdown, segno che la ripresa globale non è uniforme poiché i problemi di approvvigionamento hanno colpito le economie.
Perché sono crollati gli ordini delle fabbriche? I motivi della frenata nel settore manifatturiero della Germania.
Germania: tonfo degli ordini industriali, i dati
Gli ordini di produzione tedeschi sono diminuiti del 3,7% a maggio, come mostrano i nuovi dati dell’Ufficio federale di statistica, trascinati da un crollo degli ordini esteri e da una minore domanda di macchinari pesanti.
È il primo calo registrato quest’anno, in un momento in cui l’economia tedesca sembrava riprendersi fortemente dalla pandemia.
Gli analisti intervistati da Reuters avevano previsto un aumento dell’1% e il tonfo di maggio arriva dopo un incremento rivisto al rialzo dell’1,2% ad aprile.
Sebbene gli ordini interni siano cresciuti dello 0,9% durante il mese, gli ordini esteri sono crollati del 6,7%, con quelli provenienti da oltre l’Eurozona in ribasso del 9,3%.
I produttori di beni intermedi (utilizzati per realizzare prodotti finali) hanno visto i nuovi ordini diminuire del 3,6%, mentre le industrie di beni strumentali hanno osservato una domanda a -4,6%, sebbene la richiesta di beni di consumo sia stata più forte, in crescita del 3,9%.
Il settore automobilistico tedesco - considerato il motore della crescita in Germania - ha avuto un mese negativo, il che suggerisce che la carenza globale di componenti chiave come i semiconduttori continua a ostacolare interi comparti. Un calo di quasi il 10% negli ordini di auto è stato il fattore chiave della debolezza dell’indicatore.
Brusca frenata per l’industria tedesca: i motivi
Il dato negativo sulle industrie nel mese di maggio mostra che le aziende tedesche stanno combattendo con problemi relativi alla catena di approvvigionamento senza precedenti.
Inoltre, a causa di un’improvvisa impennata dell’attività globale, i prezzi stanno rimbalzando tra la concorrenza per input e materie prime. Mentre alcuni di questi colli di bottiglia potrebbero aver iniziato ad attenuarsi, è probabile che ci vorrà del tempo prima che le interruzioni passino del tutto.
Oliver Rakau, di Oxford Economics, ha evidenziato che:
“L’industria tedesca e in particolare il settore automobilistico è seduto su una montagna di ordini nonostante il forte calo riportato per maggio. Una volta che le restrizioni sulla fornitura si saranno attenuate, la produzione aumenterà abbastanza rapidamente. Ma i tempi di quel rimbalzo potrebbero materializzarsi solo verso il quarto trimestre.”
Nel frattempo, i servizi del Paese stanno rafforzando lo slancio dopo le ampie riaperture di ristoranti, negozi e luoghi culturali. La fiducia delle imprese è salita al livello più alto in più di due anni e il numero di lavoratori con sostegno salariale statale è sceso a 1,5 milioni da 2,3 milioni, il livello più basso da febbraio dello scorso anno.
La ripresa economica in Germania, quindi, c’è ma appare ancora traballante. La potenza tedesca è da sempre un punto di riferimento per capire come tutta la zona Euro si muoverà verso la piena crescita.
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